Lunedì 29 Aprile 2024

Cuba, gli Usa svuotano l'ambasciata a l'Avana dopo 'attacchi acustici'

Almeno 21 diplomatici lamentano perdita dell'udito, disturbi cognitivi, difficoltà nel sonno, mal di testa, capogiri. Interrotto il rilascio dei visti e appello agli americani: non andate a Cuba

L'ambasciata statunitense all'Avana - Ansa

L'ambasciata statunitense all'Avana - Ansa

Washington, 29 settembre 2017 - Nuovi segnali di tensione tra gli Stati Uniti  e Cuba. Gli Usa hanno interrotto, a scadenza indefinita, il rilascio di visti a Cuba e hanno fermato i viaggi di delegazioni ufficiali. Inoltre gli Usa hanno deciso di rimpatriare circa il 60% del personale che si trova all'ambasciata all'Avana e hanno lanciato un appello -  detto 'travel warning' - ai  cittadini americani a non andare a Cuba per i timori sui possibili 'attacchi' negli hotel dell'isola, che minerebbero la sicurezza dei viaggiatori. E Donald Trump commenta: "Cose molto spiacevoli sono accadute a Cuba".

Il tutto è dovuto agli  "attacchi specifici" contro alcuni diplomatici statunitensi. La circostanza non è stata chiaramente spiegata: pare che si siano verificati incidenti ancora inspiegati che hanno provocato danni al personale diplomatico americano, tra cui lesioni all'udito e nausea. In particolare, fanno sapere le autorità Usa, 21 diplomatici e familiari di diplomatici statunitensi a Cuba hanno riportato problemi di salute di origine ignota. Diversi canadesi sono stati colpiti dallo steso problema a Cuba, secondo quanto conferma una fonte ufficiale canadese. La cinquantina di attacchi ripetuti e mirati contro il personale dell'ambasciata è iniziata nel novembre 2016 ma l'ultimo risale ad agosto. Due diplomatici, in particolare, hanno riportato gravi danni all'udito e per uno si tratta di una perdita permanente.

Il governo di Cuba ha negato ogni coinvolgimento e sta conducendo un'indagine, ma dice che finora non è stato in grado di risalire alle cause. E considera "affretttata" la decisione degli Stati Uniti di ritirare più della metà del suo personale diplomatico a L'Avana e limitare il rilascio dei visti. Il ministro degli Esteri cubano Josefina Vidal ha detto ai media che questa decisione influirà sulle relazioni bilaterali, anche se ribadisce la volontà del suo governo di continuare "la cooperazione attiva tra le autorità di entrambi i Paesi". Da parte sua il segretario di Stato Usa Rex Tillerson ha spiegato che gli Stati Uniti mantengono comunque le relazioni diplomatiche con l'Avana. 

Il dipartimento di Stato Usa si dice convinto che cittadini Usa possano essere a rischio a Cuba anche se non sono diplomatici. Nell'allerta si descrivono anche i sintomi accusati dalle vittime: perdita dell'udito, disturbi di tipo cognitivo, difficoltà nel sonno, affaticamento, mal di testa, capogiri e problemi riscontrati all'apparato uditivo. L'allerta sottolinea inoltre che il governo avrà capacità limitate di aiuto in caso di viaggi a Cuba, anche perché sta richiamando la gran parte dei suoi diplomatici nel Paese proprio in risposta agli attacchi. 

Sugli attacchi indaga l'Fbi che non esclude l'impiego di una nuova e sofisticata arma segreta con ultrasuoni diretta nelle abitazioni dei diplomatici. Questi ultimi si svegliavano nel cuore della notte con un rumore di insetti o di metalli che graffiano il pavimento che gli causava vari disturbi. L'Avana ha negato con forza ogni coinvolgimento e ha evocato la possibilità che si tratti dell'opera di agenti di un Paese terzo, ma per gli Usa le autorità cubane hanno comunque il dovere di proteggere i membri del corpo diplomatico sul loro territorio. Molti diplomatici si sono detti contrari al rimpatrio spiegando che fa il gioco degli autori degli attacchi e sguarnisce l'ambasciata in un periodo cruciale in vista della successione a Raul Castro.