Catalogna, Puigdemont dichiarerà l'indipendenza se Madrid userà l'art.155

Il presidente catalano deve dire entro domani se ha già dichiarato l'indipendenza il 10 ottobre. Madrid pronta a usare articolo Costituzione per togliere autonomia a regione. Ma Puigdemont va avanti

Carles Puigdemont (Lapresse)

Carles Puigdemont (Lapresse)

Madrid, 18 ottobre 2017  - Aumenta la tensione, nonostante un ultimo appello alla ragionevolezza del premier Mariano Rajoy, tra Madrid e Barcellona. Il presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, che dal governo centrale ha ricevuto l'ultimatum, con scadenza a domani alle 10:00, per chiarire se ha dichiarato l'indipendenza o meno il 10 ottobre scorso nel suo discorso al Parlamento locale, avrebbe comunicato, nel corso di una riunione del suo partito, l'intenzione di dichiararla formalmente se la Spagna avvierà il processo di sospensione dell'autonomia, come paventato, attraverso l'attivazione dell'articolo 155 della Costituzione. La notizia è stata data da una fonte interna la governo catalano alla Reuters. 

Rajoy ha chiesto a Puigdemont che agisca con "buon senso ed equilibrio" pensando all'interesse generale, se vuole evitare l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione, quello che consente di intervenire nell'autonomia regionale, lasciando a Madrid la possibilità di riprendersi alcune competenze. E Madrid sarebbe ancora disposta a a rinunciare all'articolo se Puigdemont convocasse elezioni anticipate. Ma da Bruxelles, il ministro degli Esteri catalano ha avvertito che il voto "non è un'opzione" e che comunque gli indipendentisti non faranno "marcia indietro".

Le elezioni anticipate potrebbero essere la soluzione. Rajoy sperava che la spuntassero i settori più moderati del separatismo e che gli imprenditori, che già soffrono le conseguenze dannose dell'instabilità politica, convincessero il 'president' che è la sola via di uscita. Ma non sarà così, infatti pareche Puigdemont la consideri un'umiliazione e il clima di fuoco dagli arresti dei due leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. Due detenzioni condannate da Amnesty International. 

Quindi resta la sola opzione che Puigdemont vada avanti per la sua strada. Il governo centrale si consulterà con il Psoe e con Ciudadanos prima di applicare l'articolo 155 perché vuole -ha spiegato la vicepremier Soraya Saenz de Santamaria - "non solo reggersi sulla maggioranza assoluta del Senato" ma su "un'ampia maggioranza del Congresso". 

Rajoy deve partecipare domani al vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue a Bruxelles, e vuole ottenere l'avallo dei colleghi europei. Poi servirà il 'via libera' del Senato.