Catalogna, Puigdemont glissa. Ultimatum di Madrid, arrestati leader indipendentisti

Indipedenza, il presidente catalano chiede due mesi di dialogo. La risposta: chiarisca o scatta l'articolo 155. Libertà vigilata per il capo dei Mossos d'Esquadra

I leader indipendentisti Jordi Cuixart e Jordi Sanchez (Ansa)

I leader indipendentisti Jordi Cuixart e Jordi Sanchez (Ansa)

Roma, 16 ottobre 2017 - Contromossa di Carles Puigdemont a 5 giorni dal discorso al parlamento regionale. Il presidente della Catalogna non risponde direttamente a Rajoy (che gli aveva imposto di specificare entro 5 giorni se avesse o meno dichiarato l'indipendenza) ma propone due mesi di dialogo con Madrid e un confronto diretto con il premier. La richiesta arriva via fax appena prima dello scadere dell'ultimatum spagnolo, alle 10 di questa mattina. Puigdemont chiede anche a Rajoy di fermare la "repressione" contro la cittadinanza catalana. Il riferimento è alle violenze della polizia durante il referendum del 1 ottobre, e alla iniziative giudiziarie contro il 'Govern' immediatamente precedenti. 

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NUOVO ULTIMATUM - Ma Madrid respinge al mittente la missiva e replica con un nuovo ultimatum Il ministro della Giustizia, Rafael Catala ha chiarito che il governo spagnolo non considera valida, per mancanza di chiarezza, la risposta contenuta nella lettera di Puigdemont e la vicepremier spagnola Soraya de Santamaria ha precisato che giovedì 19 ottobre alle 10 scadrà la seconda e ultima scadenza: Puigdemont dovrà rispondere in merito alla dichiarazione di indipendenza, fatta e poi sospesa. Altrimenti scatterà il commissariamento della Generalitat catalana in base all'articolo 155 della Costituzione"Puigdemont ha ancora la soluzione nelle sue mani per rispondere sì o no" alla richiesta di chiarimenti, ha detto detto in un intervento pubblico la vicepremier. "Nessuno nega il dialogo", ma questo deve svolgersi "dentro la legge, con la massima chiarezza, e nel Congresso dei deputati", ha aggiunto. In una lettera inviata a Puigdemont Rajoy conferma l'ultimatum di giovedì. Il premier spagnolo "deplora profondamente" che il presidente abbia "deciso di non rispondere" alla richiesta contenuta nell'ultimatum inviato mercoledì scorso, prima dell'attivazione delle "misure costituzionali". 

CAPO DEI MOSSOS, PASSAPORTO RITIRATO - Il tribunale spagnolo ha deciso di lasciare in libertà il capo dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, Josep Lluis Trapero, con alcune misure cautelari, tra cui il ritiro del passaporto e l'obbligo di firma ogni 15 giorni. Respinta quindi la richiesta di arresto avanzata dalla procura.

ARRESTO DI DUE LEADER INDIPENDENTISTI - Intanto sono stati arrestati con l'accusa di sedizione i capi delle due principali associazioni indipendentiste catalane. Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, rispettivamente leader di ANC e Omnium cultural, sono stati fermati per le manifestazioni pacifiche di Barcellona il 20 e il 21 settembre. La giudice Carmen Lamela ha accolto la richesta della procura spagnola di carcere preventivo. "Tristemente abbiamo di nuovo prigionieri politici", ha commentato Carles Puigdemont su Twitter.