Lunedì 29 Aprile 2024

Londra, ultime notizie. "Terzo attentatore fermato a Bologna nel 2016"

Continuano le indagini. I vicini di Khuram Butt: "Quel giorno era strano, euforico"

Londra, la veglia di lunedì sera dopo l'attentato (Afp)

Londra, la veglia di lunedì sera dopo l'attentato (Afp)

Londra, 6 giugno 2017 - Attentato di Londra, continuano le indagini. Dopo l'identificazione dei tre killer uccisi, sono stati liberati senza accusa i 10 sospetti fermati. Intanto si scopre che almeno una dozzina di bombe Molotov sono state trovate nel furgone usato dai tre jihadisti per compiere l'attacco di sabato sera a Londra: lo riporta Sky News citando fonti non identificate. Secondo il giornalista dell'emittente Martin Brunt, la polizia ha trovato nel veicolo "quelle che sembravano essere bottiglie piene di un liquido incolore con stracci" al posto dei tappi: "chiaramente sembravano essere cocktails Molotov".

Nel frattempo, si apprende che il terzo attentatore di Londra, Youssef Zaghba, era stato fermato a Bologna, in aeroporto, nel 2016. La madre, italiana, risiederebbe tuttora nella provincia emiliana. 

I VICINI DI BUTT - Poche ore prima che uno degli attentatori, Khuram Butt e i due complici (tra cui Zaghba), responsabili dell'attacco di sabato a Londra guidassero sul London Bridge il van preso in affitto per investire i passanti, lui aveva chiesto ai vicini come poteva prendere a noleggio un veicolo. Uno dei vicini, Ikenna Chigbo, riferisce a Reuters di avere riconosciuto Butt dalla foto diffusa dalla polizia britannica e spiega che l'uomo, noto come 'Abz', aveva mostrato interesse per un van che lui aveva preso in affitto.  "Guardava il van e mi ha chiesto dove l'avevo affittato, quanto costa e se i van sono disponibili in automatico", racconta Chigbo, che vive in un appartamento vicino a Barking, dove abitava anche Butt. "Questo è stato sabato, circa alle 15" e Butt secondo il vicino era "euforico" e "sembrava a un livello totalmente diverso. Era piuttosto strano". Un'altra vicina ha riferito che aveva parlato di Butt alla polizia due anni fa perché temeva che stesse provando a radicalizzare dei bambini in un parco.

LA STRAGE DI MANCHESTER - Gli investigatori britannici hanno deciso la scarcerazione senza accuse a carico di Ismail Abedi, uno dei fratelli di Salman Abedi, il 22enne britannico figlio di ex oppositori libici islamici anti-Gheddafi che il 22 maggio scorso si è fatto esplodere fra la folla all'uscita del concerto di Ariana Grande alla Manchester Arena, provocando la morte di 22 persone e il ferimento di circa 120. Lo riferisce la Bbc citando fonti della Greater Manchester Police e precisando che al momento restano invece in stato di detenzione 10 persone, tutti uomini, nell'ambito delle indagini sul presunto network terroristico di complici dell'attentatore suicida.  Ismail Abedi è fratello maggiore di Salman, mentre uno più piccolo, rientrato in Libia con i genitori da tempo, risulta invece in arresto a Tripoli, con l'accusa di aver pianificato un attentato contro l'inviato dell'Onu nel Paese nordafricano. Il giovane Abedi avrebbe anche confessato di aver giurato mesi fa fedeltà all'Isis, proprio assieme a Salman.