Lunedì 29 Aprile 2024

Attacco hacker, 99 i Paesi colpiti. Europol: "Offensiva senza precedenti"

Colpita anche la Renault, produzione ferma negli stabilimenti in Francia. Telegraph: virus rubato dai russi dopo raid Usa in Siria. Un 22enne blocca il malware, scopri come ha fatto

Attacco hacker

Attacco hacker

Londra, 12 maggio 2017 - Sono saliti a 99 i Paesi colpiti dall'attacco hacker globale del tipo 'ransomware' noto come 'Wannacry'. Lo riporta la Bbc, spiegando che fra questi ci sono anche Russia e Cina. Si ritiene che per l'attacco informatico siano stati utilizzati strumenti rubati alla National security agency statunitense (Nsa). Secondo la società di cyber-sicurezza Avast, sono 75mila i casi di computer infettati nel mondo. Colpite organizzazioni, società e anche ospedali. In particolare sono stati colpiti gli ospedali del sistema sanitario nazionale britannico Nhs in Inghilterra e Scozia: stando alla Bbc, sono circa 40 le strutture dell'Nhs colpite, il che ha costretto alla cancellazione di operazioni e appuntamenti con i pazienti. I computer colpiti sono stati bloccati ed è comparso un messaggio che chiedeva il pagamento di 300 dollari in Bitcoin per lo sblocco.

IL CYBER EROE - A bloccare la diffusione di Wannacry su tutto il pianeta pare sia stato, quasi per caso, un esperto di cybersecurity di appena 22 anni. FOCUS / Chi è e come ha fatto

LE VITTIME - Tra le aziende colpite c'è anche la Renault: lo ha reso noto la direzione della casa automobilistica, la prima impresa in Francia a confermare di essere stata interessata dall'attacco informatico. A causa dei computer infettati, la Renault ha dovuto fermare la produzione nei suoi stabilimenti in Francia.

EUROPOL - L'attacco è "di dimensioni senza precedenti", ha affermato l'Europol in una nota. L'agenzia europea sottolinea che "sarà necessaria una complessa investigazione internazionale per identificare i responsabili". Europol ha già avviato contatti con i Paesi e le società colpite dal virus informatico diffuso dai pirati. 

CACCIA AGLI HACKER - Secondo il quotidiano britannico Telegraph, potrebbe essere stato un gruppo di hacker con collegamenti con la Russia il 'motore' all'origine dell'attacco; un gruppo che rubò il virus agli 007 americani all'indomani del raid aereo statunitense in Siria, forse come rappresaglia per il bombardamento ordinato dal presidente Donald Trump nella base aerea siriana.