Mercoledì 8 Maggio 2024

Ue, Draghi: "Ripresa sempre più solida, ma serve ancora sostegno monetario"

Il presidente della Bce: "Le prospettive economiche non devono distrarre dalle riforme". E ancora: "Se necessario cambiare i trattati"

Mario Draghi (Ansa)

Mario Draghi (Ansa)

Bruxelles, 29 maggio 2017 - Mario Draghi torna a rassicurare l'Europa sull'andamento della sua economia. "La ripresa sta diventando sempre più solida e continua ad ampliarsi", la "disoccupazione è scesa al livello più basso dal 2009", la fiducia di consumatori e imprese è salita, ha infatti detto il presidente della Bce in audizione al Parlamento europeo. Tuttavia, ha sottolineato, "le pressioni sull'inflazione" e quelle domestiche dagli stipendi, sono ancora "insufficienti a sostenere una duratura convergenza sull'inflazione verso l'obiettivo di medio termine" e quindi "abbiamo ancora bisogno di condizioni del credito molto accomodanti". 

"Rimaniamo fermamente convinti che un sostegno straordinario di politica monetaria è ancora necessario" per permettere all'inflazione sotto ma vicino al 2% e stabilizzarsi a quel livello, ha dichiarato Draghi, secondo cui l'aumento dei salari è ancora insufficiente per sostenere una convergenza durevole dell'inflazione verso l'obiettivo del 2%. "Per rafforzare la pressione interna dei prezzi, abbiamo ancora bisogno di condizioni di finanziamento molto accomodanti", ha spiegato.

Inoltre, per il numero uno della Banca centrale europea, "le prospettive economiche della zona euro stanno migliorando e i rischi al ribasso sono moderati, ma questi segni positivi non devono distrarre dalla necessità di una crescita economica strutturale più ferma ed elevata". "Serve una maggior produttività", che a sua volta ha bisogno di innovazione, per questo le riforme strutturali "sono essenziali".

BANCHE - Da Mario Draghi, poi, è giunto anche un monito alle banche che intendono ricollocarsi nella zona euro dopo la Brexit, che devono prepararsi "in modo tempestivo". "La Bce si sta preparando internamente per tutte le implicazioni" dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, ha dichiarato Draghi, sottolineando che l'Eurotower è "in contatto" con le banche che vogliono ricollocarsi dal Regno Unito sul continente. "Siamo pronti a sostenere le banche per riorganizzare le loro attività nella zona euro. Ma e' molto importante che queste banche compiano la loro preparazione in modo tempestivo", ha aggiunto.

TRATTATI - "Dobbiamo iniziare a pensare a come assicurare il futuro dell'area dell'euro con una costruzione più stabile e resistente senza timori circa possibili modifiche dei Trattati", ha quindi proseguito il presidente della Bce. A suo avviso, "già prendere una decisione come questa, e cioè' iniziare a pensare senza timori sui limiti dei Trattati, sarebbe già un grande progresso".

DEBITO - "È chiaro che mentre l'inflazione converge verso il nostro obiettivo e la convergenza diventa autosufficiente, i Paesi con alto debito e poca crescita affronteranno un conto degli interessi più alto", spiega Draghi. "Servono quindi politiche di bilancio ma soprattutto politiche che aumentino la crescita".

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