L’ecobonus in giardino alza il Pil. "Spinta all’economia del futuro"

Manovra, il ministro Galletti spiega i nuovi incentivi per l’ambiente

Il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti - Lapresse

Il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti - Lapresse

Roma, 18 ottobre 2017 - "È una legge di Bilancio che non aumenta le tasse, punta sulla crescita e sui giovani e ha un intervento che si aspettava da anni come il rinnovo il contratto dei lavoratori pubblici. E poi, l’altra novità è il focus sull’ambiente». Cosi il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.

Che significa focus sull’ambiente? Cosa cambia per gli ecoincentivi? «L’ecobonus è una misura che ha funzionato molto bene in questi anni e noi l’abbiamo confermata indirizzandola di più su obiettivi ambientali, estendendolo anche al verde privato e io credo che questa sia una grande innovazione. Finanziamo attraverso una detrazione del 36% tutti gli interventi su aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, per le coperture a verde e i giardini pensili. Un ecoincentivo per il verde vuole dire puntare sulle città verdi, sulla riqualificazione urbana, sul risparmio energetico, con benefici in termini di risparmio di Co2 e riduzione dello smog. Dopo la siccità di quest’anno, un intervento sugli impianti di irrigazione in modo da renderli più efficienti consentirà anche di soffrire meno durante gli eventi siccitosi che rischiano di diventare la norma per il nostro Paese. Vantaggi ci saranno a cascata per l’edilizia, ma anche per i vivai. E tutto questo significa crescita sostenibile».

I vecchi ecoincentivi per l’efficienza energetica quindi restano? «Si, con due novità. Una è la cosiddetta portabilità, cioè posso cedere il mio credito fiscale ad Esco o intermediari finanziari, e poi viene introdotto un fondo di garanzia che permette a chi accede all’ecobonus di avere la garanzia dello Stato per i lavori che deve fare». 

Secondo il servizio studi della Camera quest’anno i vari ecoincentivi, tra ecobonus, sismabobus e credito d’imposta, produrranno 28 miliardi di investimenti e 400mila posti di lavoro complessivi.  «I dati sono quelli. L’economia è sempre più verde. Non a caso, vogliamo spingere in questa direzione, con gli ecobonus ma anche, nel provvedimento Industria 4.0 abbiamo stabilito che tutti gli investimenti che vanno verso l’economia circolare godranno anche per il 2018 del superammortamento del 250%. La linea è segnata. Non c’è dubbio che il futuro dell’economia sarà sostenibile». 

Con diversi accenti i sindacati, ma anche le opposizioni, criticano la manovra perché c’è poco su lavoro e pensioni. «Io credo invece che ci sia molto. Il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici è una grossa notizia che riguarda una platea vasta e poi abbiamo gli incentivi per i giovani. Questo significa più lavoro, più crescita. Quanto al resto, le risorse erano quelle che erano e ritenevamo prioritario sterilizzare l’Iva, un risultato reso possibile dal lavoro di questi quattro anni. In un momento di ripresa economica come quella che stiamo vivendo oggi, mandare il segnale di aumento dell’Iva sarebe stato un gravissimo errore. Lo abbiamo evitato».

A chi dice che è una legge di bilancio light cosa risponde? «Che a me non pare. O se si vuole è light perché non aumenta le tasse e punta sulla crescita». 

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