Domenica 5 Maggio 2024

di GIOVANNI SERAFINI

PARIGI LA GAUCHE fa quadrato attorno al presidente, il primo ministro Manuel Valls chiede «rispetto e dignità», Ségolène Royal paragona il libro a «un sacco di spazzatura». Anche Marine Le Pen si schiera con Hollande e definisce «un disonore per il Paese» le memorie di Valérie. Il dibattito impazza: non era mai accaduto in Francia che l’autorità del capo dello Stato fosse intaccata così, che un’amante tradita lavasse i panni sporchi del ménage, che i dettagli dell’intimità familiare finissero nel tritacarne dei media. «Questo libro è una cattiva azione, è volgare, malevolo e inutile: noi ce ne fottiamo dei disastri sentimentali di questa donna», ha dichiarato il filosofo Bernard-Henri Lévy. I due protagonisti tacciono: Valérie Trierweiler tiene d’occhio probabilmente le vendite di Merci pour le moment, il libro-vendetta che va a ruba (15mila copie in un solo negozio in poche ore). Muto anche Hollande, che ha accusato il colpo: «È come un pugile suonato», dicono all’Eliseo. Già malmenato da un libro di Cécile Duflot, la leader dei Verdi estromessa dal governo, in rotta con tutta l’ala sinistra del partito socialista, non aveva bisogno di questa nuova mazzata. Hollande ha saputo del libro solo martedì. Lo ha letto con orrore e sgomento. «Era affranto, ko», dicono i suoi intimi. «Il presidente è nudo. Ha ricevuto il colpo di grazia», aggiunge Bernard-Henri Lévy. LA STAMPA non è tenera con Valérie. «Patetica», l’ha definita il Parisien. «Ma non lo sapeva cos’è la politica, lei che fa la giornalista? È un’oca bianca? O la protagonista di una ‘soap opera’?», si chiede il mensile Les Inrockuptibles. Giornali, e tv evocano nuovi particolari. Come quando Valérie gli chiese se era vero che aveva una relazione con Julie Gayet: «Lui invece di tranquillizzarmi prende le difese di lei. Sono offesa, folle di rabbia. Lui mi dice in faccia cose orribili. Allora scappo in bagno, prendo il tubo del sonnifero, ci sono 8 pastiglie, le mando giù davanti a lui che mi trascina per farmi vomitare». Valérie descrive un uomo sprezzante, calcolatore. «Il giorno in cui ha compiuto 60 anni, mi ha detto che aveva bisogno di me, che voleva ritrovarmi a qualsiasi costo». Un uomo pieno di pretese, che «ama i grandi ristoranti e i grandi alberghi, butta la carne se è sottovuoto e non ha idea dei prezzi delle cose. Altro che presidente ‘normale’!».