Martedì 30 Aprile 2024

Della Valle: "In politica se saremo in tanti"

Il patron della Tod's lancia 'Noi italiani': "Ora è un movimento di solidarietà, poi scatterà la fase due"

L'imprenditore Diego Della Valle. Scenderà in campo?

L'imprenditore Diego Della Valle. Scenderà in campo?

Roma, 19 novembre 2015 - DELLA VALLE in campo? Non ora. Magari a giugno 2016, quando sarà oramai chiaro se il suo movimento può avere un futuro in politica oppure no. Ospite di Lilli Gruber su La 7, il patron di Tod’s fa chiarezza (ma solo fino a un certo punto) sul suo futuro: tirato per la giacchetta da più parti, soprattutto negli ultimi giorni, spiega che «al momento» gli interessa sviluppare la «fase uno» del suo movimento «Noi italiani».

Quella dedicata ai progetti di solidarietà diretti al mondo delle imprese e pensati «in particolare», per migliorare «la qualità della vita di chi lavora», dare una mano «per l’educazione dei figli e per tutte quelle cose concrete che interessano la vita delle famiglie». Come lo spazio dedicato ai ragazzi a Barra, nella periferia orientale di Napoli, il «Punto luce» realizzato insieme a Save the children .

L’1% dell’utile netto del gruppo – ricorda Della Valle – viene destinato alle necessità sociali dei territori dove abbiamo aziende. «Non è un obbligo, ma un piacere». Sia ben chiaro, sottolinea, «non ci vogliamo sostituire allo Stato». Epperò ci sono cose da risolvere e «chi è fortunato, può dare una mano a chi ha bisogno di aiuto». L’obiettivo? Coinvolgere «migliaia di italiani» nei progetti benefici-culturali: se poi l’iniziativa decollerà ci potrà essere un secondo tempo, «per creare un movimento d’opinione che dia voce a chi non ce l’ha». E questo potrebbe accadere a giugno del prossimo anno.

 

INSOMMA, va con i piedi di piombo. Senza escludere nulla. Con buona pace di chi – soprattutto a destra – contava in una sua scelta netta. O dentro o fuori dai palazzi della politica. Se le parole hanno un senso, quelle pronunciate da Mr Tod’s lasciano capire che ha deciso di prenderla con calma. Vuole annusare l’aria per entrare in partita (se sarà il caso) quando mancheranno 8-9 mesi alle elezioni, e il quadro sarà assai meno fluido. Magari senza impegnarsi direttamente, ma consegnando il movimento chiavi in mano a chi riterrà lui. Più o meno, ciò che ha fatto Montezemolo prima di lui: con un esito – sperano gli uomini di Della Valle – migliore.

Peraltro, non nasconde il fastidio per il fatto di essere strattonato da chi lo vorrebbe subito nella mischia: «Qualcuno vuole trasformarmi per farmi fare qualcosa che non voglio fare». Dentro Forza Italia più d’uno lo aspetta come un messia: i moderati tifano per un ingresso nell’agone del Diego nazionale per non finire sotto l’egida leghista.