Lunedì 29 Aprile 2024

Truffe agli anziani, è allarme rosso. Finti funzionari e agenti alla porta

Casi in aumento negli ultimi tre anni: almeno 50 episodi al giorno Truffe agli anziani, inviaci le tue segnalazioni via mail a [email protected]

Truffe agli anziani (Archivio)

Truffe agli anziani (Archivio)

La casistica delle strategie di inganno è estremamente variegata. Un grande classico è quello del finto funzionario per la lettura dei contatori, oppure del tecnico che controlla una perdita, o ancora dell’appartenente alle forze dell’ordine (munito anche di falso tesserino). Con una scusa qualunque entrano in casa della vittima e, sfruttando un attimo di distrazione, arraffano denaro e gioielli.

Un altro raggiro è quello di fingersi un amico del figlio per farsi consegnare soldi. Su questo ci sono variabili anche più sofisticate. Come, per esempio, la telefonata di un finto avvocato che chiede urgentemente una somma di denaro per togliere il figlio dai guai. L’esempio più ricorrente è paventare un incidente stradale (che in realtà non è mai avvenuto) con responsabilità del figlio e con l’assicurazione scaduta, chiedendo soldi per pagarla subito ed evitare la denuncia. A quel punto un complice, spesso indicato come un appartenente delle forze dell’ordine o un socio dell’avvocato, si reca a casa dell’anziano per ritirare il bottino. E il raggiro è servito.

Le forze dell’ordine hanno lanciato diverse campagne informative destinate agli anziani per prevenire le truffe: l’ultima della polizia si chiama, non a caso, «Non siete soli, chiamateci sempre». Il consiglio principale è quello di non aprire agli sconosciuti, anche se muniti di tesserino, e di chiamare sempre le forze dell’ordine per verificare l’identità di chi si presenta alla porta e chiede di poter entrare.