Sabato 25 Maggio 2024

Maltempo, tromba d'aria a Ladispoli. Due morti nel Lazio

Nubifragi e forte vento: a Ladispoli palazzo sventrato, a Roma allagamenti e alberi sradicati. A Firenze l'Arno è arrivato a toccare quota 4 metri

Il recupero del corpo dell'uomo ucciso dal crollo di un cornicione a Ladispoli (Ansa)

Il recupero del corpo dell'uomo ucciso dal crollo di un cornicione a Ladispoli (Ansa)

Roma, 6 novembre 2016 - Una violenta tromba d'aria si è abbattuta sul litorale romano. Particolarmente colpita la zone tra Ladispoli e Cesano, dove si registrano due morti. Le vittime sono un giovane straniero di circa 20 anni ucciso a Ladispoli dal crollo di un cornicione e un uomo di 61 anni deceduto a Cesano, vicino al lago di Bracciano, schiacciato da un albero in via Senio.

VIDEO CHOC: LA TROMBA D'ARIA

Sempre a Ladispoli il tornado ha sventrato una palazzino, scoperchiato case e fatto crollare alberi e ballatoi. Il 118 ha soccorso cinque feriti, che però non sarebbero in gravi condizioni. Altre persone, sempre ferite, invece hanno raggiunto l'ospedale con mezzi propri. "Mancavano dieci minuti alle 17 - ha raccontato il sindaco di Ladispoli, Crescenzio Paliotta, a Sky Tg24 - c'è stato un vento fortissimo. La tromba d'aria è arrivata dal lato Civitavecchia e si è incanalata al centro della città, ha seminato la distruzione proprio al centro della città. È uscita poi dal lato monti, è andata vicino alla stazione e ha bloccato anche l'Aurelia, sono caduti degli alberi". Il sindaco ha spiegato che "c'era l'allerta meteo diffuso dalla Protezione civile, ma una tromba d'aria non può essere prevista".

La tromba d'aria ha poi causato danni alla linea elettrica e la caduta di oggetti sui binari nella stazione di Ladispoli-Cerveteri, provocando rallentamenti sulla linea Roma-Civitavecchia-Grosseto. Il traffico dei treni, che era stato sospeso per circa un'ora, dalle 17 alle 18, è tornato a pieno regime dopo le 19.30. A Cerveteri, sempre sul litorale laziale, invece, il forte vento ha infranto la vetrata di un ristorante e due persone sono rimaste lievemente ferite e trasportate dal 118 in ospedale.

Problemi anche a Roma, dove un intenso nubifragio ha causato la caduta di alberi e la chiusura di strade in diverse zone della capitale.

TOSCANA - L'ondata di maltempo ha colpito anche la Toscana. A due giorni dalle celebrazioni per ricordare l'alluvione del 1966, a Firenze è tornata la paura per la piena dell'Arnoalle 15,30 ha raggiunto quasi quattro metri di altezza, superando così la prima soglia di attenzione dei tre metri. Un'auto, parcheggiata sul greto è stata sommersa dall'accqua e recuperata dai vigili del fuoco, in via precauzionale sono stati chiusi il Ponte Vespucci e il lungarno Serristori. La Regione ha provveduto ad attivare il servizio di piena con la Protezione civile pronta a intervenire in caso di ulteriore innalzamento. Il fiume è stato 'sorvegliato' anche da un gran numero di persone accorse lungo le spallette per verificare la situazione. Nel pomeriggio, poco prima delle 18, l'Arno è quindi sceso agli Uffizi a 3,78 metri, ma il monitoraggio continua a causa della pioggia che continua a cadere. In provincia di Pisa due ragazzi sono rimasti feriti dopo che le loro auto sono state travolte da un albero sradicato dal vento. Particolarmente pesante la situazione ad Arezzo e provincia con esondazioni di torrenti e fiumi.

ZONE TERREMOTATE - Le piogge incessanti stanno creando molti disagi nelle zone colpite dal sisma, dove continuano le scosse. A Teramo, ad esempio, un pino di grosso fusto è caduto nella zona dell'eliporto dell'ospedale Mazzini ed è stata chiusa al transito una via, nei pressi della villa comunale, per la caduta di tegole dall'edificio, inagibile, che ospitava l'istituto tecnico commerciale 'Comi'. In provincia, a Montorio al Vomano, è crollata l'impalcatura di un edificio in ristrutturazione nella frazione di Case Vernesi, finendo su un cavo dell'Enel.

LIGURIA - In Liguria a causa di una violenta mareggiata l'Anas ha chiuso la via Aurelia tra Sestri Levante e Lavagna. Le onde, alimentate dal forte vento di libeccio hanno raggiunto la carreggiata allagandola e rendendola insicura per il transito. Sempre per la mareggiata, il comune di Sestri Levante ha chiuso al traffico la via che conduce al Porto. Al momento, però, non si segnalano danni alle imbarcazioni ormeggiate in rada e nella Baia di Portobello.