Lunedì 6 Maggio 2024

Terremoto, scossa 4.0 nella notte ad Amatrice

Torna l'incubo in Centro Italia: 15 repliche nella notte ma nessun danno. La sismologa: "Tutta la zona è ancora attiva, la sequenza non è finita"

Amatrice, gli effetti del terremoto del 24 agosto 2016 (Ansa)

Amatrice, gli effetti del terremoto del 24 agosto 2016 (Ansa)

Amatrice (Rieti), 4 dicembre 2017 - Torna la paura ad Amatrice e non solo: nella notte una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 (in mattinata rideterminata dall'Ingv a 4.0) ha fatto tremare tutto il centro Italia e ha risvegliato l'incubo cominciato il 24 agosto dell'anno scorso con il sisma che causò oltre 300 morti.  L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato la scossa 34 minuti dopo la mezzanotte a 3 chilometri di distanza da Amatrice e soli 6 chilometri di profondità, il che l'ha resa maggiormente avvertibile. Dalle prime analisi risulta che il sisma è legato alla sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016. "Il terremoto ricade nell'area interessata dalla sequenza del 24 agosto 2016 - spiega la sismologa Lucia Margheriti, dell'Ingv - In quell'area si continua a registrare un numero di terremoti superiore rispetto a quello rilevato in precedenza. Tutta la zona è ancora attiva, non consideriamo la sequenza finita".

Gli abitanti di Amatrice si sono svegliati in preda al terrore, ma la scossa è stata avvertita dalla popolazione anche nei Comuni del cratere, non solo in provincia di Rieti: hanno tremato Norcia, Cascia, Leonessa, fino a Campotosto (L'Aquila), Cortino (Teramo), Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), e a Roma. Comprensibilmente ad Amatrice, i cittadini, che sono tornati ad abitare nell'area, sono usciti dalle case. C'è stata molta paura ma, per fortuna, a quanto ha fatto sapere il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, non ci sono stati danni.

Per fortuna non sono segnalati danni a persone o cose ma sono state decine le chiamate ai vigili del fuoco. L'evento sismico è stato avvertito specialmente dalle famiglie che alloggiano nelle Soluzioni abitative di emergenza (Sae) allestite nei villaggi dei comuni già colpiti dal terremoto dello scorso anno. Molte le luci accese nelle casette. Il sisma di stanotte è stato chiaramente avvertito anche nel sud delle Marche. 

Oltre 15 repliche, tutte di lieve intensità, hanno seguito la scossa delle 00.34; le repliche sono state localizzate tra le province di Rieti, Ascoli Piceno, L'Aquila, Perugia e Macerata. La più forte è stata di magnitudo 2.1 alle 2:41, con epicentro 3 km da Amatrice. Il sisma è stato avvertito a decine di chilometri di distanza dall'epicentro e in tanti sono scesi in strada spaventati e memori di quanto è già successo in quel pezzo d'Italia. Decine le telefonate ai vigili del fuoco. Il 24 agosto dello scorso anno la zona è stata colpita da un violento terremoto di magnitudo 6, che ha lasciato enormi danni e circa 300 morti. 

DIGHE SICURE - Nessun problema per le dighe che ci sono nell'area colpita dal nuovo terremoto, riferisce l'Enel al termine delle verifiche effettuate per accertare eventuali criticità dopo il sisma. I controlli visivi effettuati hanno già confermato - riferisce un comunicato Enel - la sicurezza delle opere mentre sono in corso le verifiche strumentali previste. I controlli proseguiranno nelle prossime ore mantenendo la continua informazione e interazione con l'autorità nazionale competente al controllo dighe e con il Dipartimento di Protezione civile.

I SINDACI  - Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi posta su Facebool la reazione al nuovo sisma: 

"Quando stiamo per dimenticarci arriva un'altra scossa. Quando ci organizziamo si ricomincia da capo. Noi sotto a 4 di magnitudo siamo abituati, ma a 4...", commenta il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci. "Certo che l'abbiamo sentita. Molti si sono svegliati. Nelle casette la gente è tranquilla, ma chi è tornato a casa perché aveva l'agibilità ha avuto paura. E poi - aggiunge - ci si mette anche la neve: nelle frazioni più in alto abbiamo fino a 20 centimetri. Certo questo non ci aiuta a stare sereni. Comunque gli spazzaneve sono entrati subito in funzione, e per il terremoto di stanotte non ci vengono segnalati danni. Che dobbiamo fare? Andiamo avanti".

Quanto al  sindaco di Cittareale (Rieti), Francesco Nelli, dice: "Tanta paura perché la scossa è stata percepita distintamente. Ma purtroppo anche i sismologi hanno spiegato che ci sarebbero state delle repliche. Quindi occorre essere preparati a questi eventi e nello stesso tempo continuare a riprendere la vita nei nostri comuni". E la paura? "Si può sconfiggere anche con la determinazione e la voglia di ricominciare".