Lunedì 29 Aprile 2024

Maltempo, frana minaccia edifici a Genova. Previsioni: arriva il gelo

Sono rientrati gli sfollati in località Quezzi: gli edifici sono sicuri. All'inizio della prossima settimana previsto un brusco calo delle temperature

La frana che minaccia alcuni palazzi sulle alture di Genova (Ansa)

La frana che minaccia alcuni palazzi sulle alture di Genova (Ansa)

Genova, 27 novembre 2016 - Il maltempo concede una tregua, ma la situazione in alcune regioni resta critica. Dopo le frane che hanno interessato le zone dell'Imperiese, nella notte 130 persone (ma alcuni parlano di 168) sono state sfollate a causa di una frana che minaccia alcuni palazzi in località Quezzi, sulle alture di Genova. A dare l'allarme ai vigili del fuoco sono stati alcuni abitanti, svegliati dal boato causato dal crollo di un muro di contenimento della collina. I detriti, 300 i metri cubi di terreno, sono in parte finiti nel rio Fereggiano. I maggiori problemi in via Portazza: al civico 65 il palazzo appare eroso nelle fondamenta. 

In serata la situazione per fortuna è migliorata: dagli studi fatti sul posto risulta che non ci siano problemi di staticità per il palazzo interessato, cosa che rende sicuri anche gli altri due palazzi che erano a rischio perché minacciati da un eventuale crollo dell'edificio vicino. Così gli sfollati, possono rientrare nelle case già dalle prossime ore. A decretarlo, tecnici del Comune, vigili del fuoco e un ingegnere strutturista incaricato dai proprietari degli immobili.

Già una settimana fa c'era stato un primo cedimento del terreno. Lo smottamento era stato segnalato al Comune che è intervenuto per mettere in sicurezza l'area con operai, tecnici e mezzi. Per sfollare i residenti sono stati utilizzati alcuni bus di Amt, l'azienda municipale del trasporto pubblico genovese. Trentacinque persone hanno trovato accoglienza in un locale della parrocchia e in un circolo Arci della zona, altre ancora in un locale della protezione civile, diverse si sono trasferite da parenti o amici. "E' una situazione complicatissima, colpa di come è stata costruita la città, è frutto della cementificazione", ha detto il sindaco Marco Doria ha fatto un sopralluogo nell'area interessata.

VIDEO Tre palazzi sul baratro

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ALTRE FRANE IN LIGURIA - Intanto è stata dichiarata "zona rossa" ed è interdetta a tutti, l'area della grande frana che interessa una zona a cavallo tra frazione Monesi di Mendatica, in provincia di Imperia, e frazione Piaggia di Briga Alta, in provincia di Cuneo. Dopo le ricognizioni aeree, proseguono i sopralluoghi dei geologi e dei vigili del fuoco per monitorare da terra l'evolversi dello smottamento, che sta trascinando a valle tutta la frazione. 

SICILIA - Intanto proseguono le ricerche di Vincenzo Bono, l'allevatore sessantenne disperso da venerdì nella zona di Sciacca dove si è abbattuto un violento nubifragio che ha provocato l'esondazione del torrente Verdura e di altri corsi d'acqua che hanno inondato le campagne circostanti. Dell'uomo è stata ritrovata l'auto, accartocciata fino ad essere irriconoscibile, a poca distanza dal punto in cui il torrente finisce in mare. Alle ricerche si sono uniti tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico siciliano.

LE PREVISIONI METEO - E se per la giornata di oggi sarà caratterizzata da condizioni di tempo nel complesso stabile e, relativamente al periodo, ancora mite, da domani l'Italia sarà investita da vento decisamente più freddo che apporterà una massa d'aria di origine artica. "Il calo delle temperature sarà vistoso, ma questa prima ondata di freddo invernale sarà di durata molto breve tanto che già nella seconda parte della settimana - affermano i meteorologi del Centro Epson Meteo - assisteremo a un altrettanto evidente e repentino rialzo termico". L'aria fredda in arrivo dai Balcani inizierà a riversarsi sull'Adriatico e seguirà un rapido peggioramento del tempo che coinvolgerà le regioni adriatiche e quelle di Nordovest con il ritorno di qualche pioggia. Da martedì deboli nevicate a quote collinari interesseranno il versante adriatico dell'Appennino di Abruzzo e Marche meridionali.