Dal Secondo tragico Fantozzi, la scena della corazzata Kotiomkin (YouTube)
Roma, 3 luglio 2017 - "La Corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!". L'uscita del ragionier Ugo nel Secondo tragico Fantozzi è una delle più memorabili di tutta la saga. Il professor Guidobaldo Maria Riccardelli impone agli impiegati la visione del film (fittizio) ispirato a La corazzata Potëmkin, di Ėjzenštejn. Ma in tv c'è Inghilterra-Italia, valida per le qualificazioni ai Mondiali e il pubblico è distratto dalla radiocronaca della partita. Finita la proiezione, Fantozzi è l'unico che ha il coraggio di ribellarsi: altro che capolavoro del cinema d'autore, la "Corazzata è una cagata pazzesca". L'urlo liberatorio del ragioniere aizza il pubblico che prende in ostaggio il direttore, picchiandolo, mettendolo in camicia di forza e costringendolo suo malgrado a vedere film di basso livello culturale come Giovannona Coscialunga.
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LA PARODIA DI EJZENSTEJN - L'idea iniziale era quella di riprendere le scene originali di uno dei capolavori del cinema russo d'avanguardia: ma con la mancata cessione dei diritti fu deciso di farne una parodia. La corazzata Potëmkin si trasformò così in corazzata Kotiomkin e il regista Sergej M. Ėjzenštejn diventa Serghei M. Einstein. Nel Secondo tragico Fantozzi il ragioniere interpreta il pensiero di Paolo Villaggio: quell'urlo davanti al pubblico borghese è lo sfogo dell'attore (e autore) nei confronti del gusto radical chic di un certo tipo di spettatore. Villaggio non cambierà idea. In occasione dei 90 anni della Corazzata (quella vera) ribadirà: resta una cagata.
