Mercoledì 8 Maggio 2024

'Ndrangheta, baciamano per il boss Giorgi in manette

Il boss, 56 anni, era tra i 5 ricercati più pericolosi. Scovato a casa sua, in un bunker ricavato sopra il camino in cucina

Un momento dell'arresto del boss Giuseppe Giorgi (Ansa)

Un momento dell'arresto del boss Giuseppe Giorgi (Ansa)

San Luca (Reggio Calabria), 2 giugno 2017 - Salutato con baciamano e abbracci dai parenti che lo attendevano all'uscita del palazzo dove i Carabinieri lo hanno scovato, nascosto in un bunker ricavato al di sopra del camino in cucina. E' finita così la latitanza di Giuseppe Giorgi, di 56 anni, catturato dai Carabinieri a San Luca nel palazzo dove risiede tutta la sua famiglia.

Giuseppe Giorgi, detto "u capra", inserito nell'elenco dei 5 latitanti di massima pericolosità stilato dal ministero dell'Interno, era ricercato dall'agosto 1994 e deve scontare 28 anni e 9 mesi di reclusione per reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacenti.

L'ARRESTO - "Bravi, mi avete preso", ha detto, come s'usa, il latitante Giuseppe Giorgi ai carabinieri del Reparto operativo di Reggio Calabria e dei Cacciatori che lo hanno arrestato dopo averlo scovato in un rifugio ricavato sopra il camino della sua abitazione a San Luca. Giorgi, subito dopo essere uscito dal rifugio, ha anche cercato di tranquillizzare le due figlie, una di 26 e una di 24, che si sono lasciate andare a scene di disperazione. "Si sapeva - ha detto rassegnato l'uomo alle figlie - che prima o poi doveva finire". 

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GLI APPLAUSI - Alla scena dei baciamano al boss arrestato ha fatto da contraltare un'altra scena, nel cortile della caserma sede del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria: all'arrivo delle auto con il latitante catturato e con i militari che hanno partecipato all'operazione, gli stessi carabinieri hanno iniziato a saltare e ad abbracciarsi tra loro in segno di giubilo per il risultato raggiunto. 

MINNITI -  Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, si è congratulato con il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, per l'importante operazione, eseguita oggi dai Carabinieri di Reggio Calabria e dallo Squadrone Cacciatori di Calabria, che ha portato all'arresto di Giuseppe Giorgi. "L'arresto di Giorgi, già condannato per associazione mafiosa finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi - ha sottolineato il ministro Minniti - è un grandissimo successo investigativo che conferma il quotidiano impegno sul fronte della criminalità organizzata delle Forze di Polizia e della Magistratura".