Giovedì 2 Maggio 2024

Debutta 'Possibile' di Civati. Attacca il governo e strizza l'occhio a Sel

Prima assemblea con tesseramento di chi in Italia aspira alla nascita di un "Podemos" tricolore. Sul caso-Roma: "Disprezzo gli attacchi di Renzi a Marino"

Pippo Civati presenta 'Possibile' (Ansa)

Pippo Civati presenta 'Possibile' (Ansa)

Roma, 21 giugno 201 - Dopo l'addio al Pd di Matteo Renzi, Pippo Civati fa debuttare oggi a Roma "Possibile", prima assemblea di chi a sinistra aspira alla nascita di un "Podemos" tricolore. 'Possibile è Possibile': ecco lo slogan della prima Assemblea Nazionale del nuovo soggetto politico. E così parte la nuova avventura civatiana, con il via al tesseramento e alla creazione dei comitati territoriali: i tesserati saranno inoltre iscritti all'Albo dei Fondatori di Possibile e potranno partecipare alla sua fase fondativa che si concluderà in ottobre con una seconda assemblea. 

Secondo Civati, "lo spazio a sinistra oltre il Pd si è molto allargato" e "qualcun altro dal Pd uscirà, come stanno già uscendo anche gli elettori - ha detto - il problema è se riusciamo a interrogare il Pd su temi di sinistra". Mentre sulla possibilità di un dialogo con le altre opposizioni, in particolare M5S, Civati spiega: "Lo spazio per parlare con Grillo c'è sempre anche se i grillini rimangono un punto di domanda clamoroso dal momento che non si alleano con nessuno. In ogni caso - ribadisce - su alcuni temi è possibile dialogare, come sul reddito minimo".

Quanto alla rappresentanza, Civati spiega: "In Parlamento per ora siamo io e Pastorino, ma siamo in collaborazione con Sel e Alternativa libera. Il nostro non è uno spazio minoritario perché c'è una larga aspettativa nella popolazione civile. Il Pd ha tradito la promessa elettorale, spostandosi verso posizioni non proprie". E ancora: "Noi avevamo un'alleanza, Italia bene comune, che altri stanno usando e pensano di usare per fare cose che non erano nel programma e nemmeno in quello di Berlusconi, che non aveva il coraggio di scriverle. Le faceva capire a gesti". 

E il giorno dopo la manifestazione dei pro-life 'Family day', Civati assicura: "Dico all'Arcigay che noi siamo favorevoli ai matrimoni egualitari quindi possiamo anche scambiarci i simboli".

ATTACCO AL GOVERNO - Quella su cui si regge il governo è una "maggioranza mostruosa - dice  Civati - Qualcuno dice che ora potrebbe arrivare anche Verdini. E' come alle feste. Chi manca? Non è ancora arrivato Denis". E ancora: L'esperienza di governo di centrosinistra "non solo è poco nostra, ma è anche poca poca roba, non ha un significato, non ha un senso". Poi scherza: "Ormai se citi Bersani è come citare Che Guevara: un eretico, anche un po' spostato rispetto al pensiero dominante. Il pensiero unico è entrato dentro di noi".

"La destra c'è già e vince già da sola - commenta Civati - Era pronta la grande transumanza verso il Partito della nazione e si è fermata perché a destra hanno pensato che possono fare da soli. Noi dobbiamo fare quegli altri, e lo spazio è grandissimo, come diceva Deleuze: 'Un po' di possibile, altrimenti soffoc'", sottolinea.

LE AVANCES DI SEL - Il coordinatore nazionale di Sel Nicola Fratoianni: "Per noi è naturale trovarsi qui. Civati, Pastorino e i tanti che sono qui sono interlocutori naturali, perché su tanti argomenti pensiamo la stessa cosa. Oggi qui nasce un pezzo di una cosa più grande. Credo che presto dovremo trovare forme e modi perché questi percorsi trovano uno sbocco unitario e concreto. Perché è necessario ridare la speranza ai tanti, soprattutto a sinistra, che l'hanno persa, a partire dai problemi concreti della vita degli italiani". 

IL CASO ROMA - "Ho molto rispetto per Marino e disprezzo gli attacchi di Renzi contro Marino - ha detto Pippo Civati - Chiedo a Barca chi sono i responsabili. Perché i circoli di Roma non si sono inquinati da soli, bisognerebbe magari sapere chi li ha inquinati". Secondo Civati, "su Roma se vogliono andare avanti, devono non solo dare l'impressione ma anche la dimostrazione concreta di voler fare dei passi avanti".