Domenica 26 Maggio 2024
ELENA G. POLIDORI
Politica

Carrai 007, il governo frena: solo un consulente

Ministro Boschi: "Nessuna struttura ad hoc. Forza Italia: "Intervenga il colle"

Marco Carrai

Marco Carrai

ROMA, 21 gennaio 2016 - Non sarà creata una nuova struttura per la sicurezza informatica e cibernetica accanto a quelle già esistenti dei servizi segreti, né sarà affidato a privati un compito così delicato. Ma Marco Carrai diventerà comunque consulente della presidenza del Consiglio. Lo ha svelato la ministra Maria Elena Boschi rispondendo a un’interrogazione di Sel sul tema. La sua presenza ha reso plastica la presa di distanza dall’argomento Carrai da parte del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che con la questione non vuole avere nulla a che fare. La Boschi, comunque, non ha risposto a quanto chiedeva Sel sul futuro ruolo di Carrai ma, senza mai nominare l’amico e testimone di nozze di Renzi, ha "rassicurato" che l’unica autorità politica "preposta alla gestione dei servizi di sicurezza è e sarà il senatore Marco Minniti". Il governo, tuttavia, si avvarrà di una "consulenza tecnica", dunque proprio quella di Carrai, fondatore della Cys4, società che si occupa di sicurezza informatica. Carrai, peraltro, risulta tra i finanziatori della Open, la fondazione del premier, elemento che viene ritenuto alla base di un possibile conflitto d’interesse.

RENZI, tuttavia, tira dritto. Con il M5s, con Grillo, che lo ha pesantemente attaccato e con Brunetta e Gasparri (che ieri hanno simbolicamente "occupato" il Copasir) che hanno annunciato guerra: se Carrai verrà nominato anche solo consulente "Forza Italia andrà da Mattarella". Anche nel Pd, tuttavia, sul tema non c’è serenità. Dice Rosa Calipari (Pd): "La Boschi ha detto che l’attuale quadro normativo non verrà modificato e che il sottosegretario Marco Minniti gode della piena stima del premier, ma la poltrona di responsabile della cyber security è al momento vacante; vedremo...".