Lunedì 17 Giugno 2024

Novità a scuola. Arrivano i prof per gli stranieri e i voti ai presidi

Le misure approvate dal Consiglio dei ministri. Valditara: "Tutti devono conoscere bene l’italiano".

Novità a scuola. Arrivano i prof per gli stranieri e i voti ai presidi

Novità a scuola. Arrivano i prof per gli stranieri e i voti ai presidi

Un docente con una formazione specifica per insegnare l’italiano ai ragazzi stranieri, in particolare quelli arrivati da poco in Italia; nuovi percorsi di specializzazione per i docenti precari di sostegno e risoluzione del contenzioso sui titoli esteri che riguarda circa 11 mila persone; possibilità per le famiglie di un ragazzo disabile di chiedere la conferma del docente di sostegno precario; un nuovo modello di valutazione per i dirigenti scolastici e totale possibilità di mobilità per loro solo per il prossimo anno scolastico. Il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara ha ottenuto l’approvazione di un pacchetto di provvedimenti dal Consiglio dei ministri che riguarda il mondo della scuola. Innanzitutto nelle classi dove gli studenti di origini straniere, e che abbiano importanti carenze nella conoscenza della lingua, siano uguali o superiori al 20%, dal 2025 arriverà un docente adeguatamente formato che affiancherà con lezioni di potenziamento il lavoro di classe. Già da settembre, intanto, le scuole potranno organizzare corsi aggiuntivi extracurricolari di potenziamento grazie a fondi ad hoc del Pon. "Per gli stranieri il nostro obiettivo è consentire a ciascuno di avere una adeguata conoscenza della lingua italiana, primo, fondamentale passo per una reale inclusione", ha detto il ministro, il quale ha ricordato che il tasso di dispersione scolastica per questi studenti stranieri si attesta ad oltre il 30% a fronte di una dispersione degli studenti italiani pari ad appena il 9,8%.

Altre misure importanti riguardano i docenti di sostegno. In particolare una norma prevede che su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, il docente precario in servizio nel precedente anno scolastico, possa essere confermato. Per la Flc Cgil, si tratta di provvedimenti "demagogici e dannosi che non aumentano gli organici e il tempo scuola, non migliorano gli ambienti e i servizi di supporto al diritto allo studio". Per la Uil scuola "affidare alle famiglie, senza alcun criterio di trasparenza, la possibilità di confermare o scegliere gli insegnanti per i propri figli" è una forma di "clientelismo, senza giri di parole". Così come sul riconoscimento dei titoli per il sostegno conseguiti all’estero, per il sindacato "è stata scelta la strada del condono anche nella scuola".

red. pol.