Domenica 5 Maggio 2024

CAOS MILAN, INZAGHI NOTTE DA PAURA

Luca Guazzoni Milano L'ULTIMA spiaggia di Inzaghi (se perde rischia l'esonero), il pugno duro su Mexes (non convocato per scelta disciplinare), l'agonia di El Shaarawy (la cui stagione è praticamente finita). Galliani vuole somministrare una dose di Destro per guarire i malanni del Milan. Ripresi (anzi, mai interrotti) i contatti con l'entourage dell'attaccante della Roma: oggi avrà un colloquio privato con Garcia e chiederà la cessione. L'imminente arrivo di Luiz Adriano in quel di Trigoria rischia di togliere ulteriore spazio a Destro che vuole fortemente cambiare aria, preferendo il Milan al Tottenham. Sabatini aspetta solo un rilancio da parte di Galliani. L'offerta del Milan resta ferma a quella di inizio mese: prestito oneroso con riscatto obbligatorio a 15 milioni a fine stagione. La Roma vuole monetizzare e valuta Destro 20 milioni. Ma trapela ottimismo su una rapida chiusura a 17, bonus - legati a presenze, gol e qualificazione europea - compresi. Decisivo l'ok di Berlusconi all'esborso, comunicato alle figlie a cena. E non tramontano le piste che portano ad Osvaldo, Okaka e Babacar, soprattutto se Pazzini (questa sera titolare) dovesse andare a sostituire Djordjevic alla Lazio. MEXES FUORI ROSA? Non sono bastate le scuse dopo la follia di Roma. Il francese è stato escluso dai convocati nonostante l'emergenza in cui versa una squadra falcidiata dagli infortuni: Inzaghi rischierà l'affaticato Alex al fianco di Rami. IL FARAONE FA CRAC La visita specialistica a cui è stato sottoposto ad Amsterdam ha dato il responso temuto: frattura composta alla base del quinto metatarso del piede destro (fortunatamente non quello operato nel dicembre del 2013). Per 6 settimane dovrà indossare un tutore rigido, poi verranno effettuati ulteriori controlli per valutare l'andamento della calcificazione: rischia uno stop di tre mesi. LA SUD CONTRO GALLIANI Intanto la Curva del Milan ha rilasciato un durissimo comunicato, bersaglio Adriano Galliani: «Al presidente chiediamo di allontanare il responsabile vero di questa situazione che è il responsabile tecnico. Iniziano ad essere troppi i fallimenti. Inzaghi è solo l'ultimo allenatore a cui viene data una squadra di basso livello decantata come fosse la formazione più forte del mondo. L'ad agisce nella più totale assenza di un progetto, strapagando ingaggi a giocatori di dubbio valore o addirittura buttando via i pochi soldi a disposizione per il mercato in operazioni pessime quali l'acquisto di Matri (pagato quanto Tevez dalla Juve)». Si annuncia contestazione.