Lunedì 29 Aprile 2024

Benzina e gasolio, nuovi ribassi. Ma nel 2015 accise in aumento

Eni taglia il prezzo, imitata dagli altri gestori. Denuncia della Cgia: "Da Capodanno ritocchi all'insù delle tasse sui carburanti"

Nuovi rincari

Nuovi rincari

Roma, 3 dicembre 2014 - Nuova raffica di ribassi per i prezzi dei carburanti, dopo il consistente taglio praticato ieri da Eni. Secondo le consuete rilevazioni di Quotidiano Energia e di Staffetta Quotidiana questa mattina tutte le compagnie hanno ridotto i prezzi consigliati. A muoversi su benzina e diesel sono TotalErg (-1 e -1,5 cent), Q8 (-1,5 cent), Tamoil (-2 cent), IP (-1 e -0,5 cent), Esso (-1 cent) e Shell (-1,5 cent). Ferma, dopo le sforbiciate di ieri, Eni, che ha innescato però una discesa generalizzata sul Gpl di 2 cent. E sempre per il Gpl, TotalErg, IP e Tamoil riducono il prezzo consigliato di 2 centesimi al litro, Esso di 0,5 centesimi. 

COSTANTE DISCESA - Non si ferma, di conseguenza, la flessione dei prezzi praticati sul territorio. Secondo quanto risulta in un campione di impianti che rappresenta la situazione nazionale per il Servizio Check-Up Prezzi QE, il prezzo medio praticato «servito» della benzina va oggi dall'1,670 euro/litro di Eni all'1,693 di Tamoil (no-logo a 1,527). Per il diesel si passa dall'1,596 euro/litro di Eni all'1,626 di Tamoil (no-logo a 1,443). Il Gpl, infine, è tra 0,660 euro/litro di Shell e 0,671 di TotalErg (no-logo a 0,635). Le buione notizie finiscono qua.

SOLITA QUESTIONE - Dal 1° gennaio 2015 scatterà infatti un nuovo aumento delle accise sui carburanti, che seguirà i 9 ritocchi degli ultimi 4 anni. A sostenerlo la Cgia di Mestre, secondo cui l'esatta quantificazione sarà stabilita da un provvedimento del direttore dell'agenzia delle Dogane e dei Monopoli e sarà tale da reperire 671 milioni nel 2015 e 17,8 milioni di euro nel 2016. Per reperire il gettito mancante è scattata una clausola di salvaguardia (comma 4 art. 15 Dl 102/2013): pertanto, secondo una stima della CGIA, a partire da Capodanno aumenteranno le accise sui  carburanti per un importo pari a 1,8 centesimi di euro al litro. L'effetto finale, se si considera che questo aumento ritocca all'insù la base imponibile Iva, si traduce in un incremento complessivo di 2,2 centesimi di euro al litro. Denuncia la Cgia: "Nonostante il greggio sia sceso sotto i 64 dollari, in Italia il prezzo dei carburanti alla pompa rimane ancora molto elevato. Ovviamente, a incidere è il carico fiscale che, sia sulla benzina sia sul gasolio per autotrazione, non ha eguali in Europa".

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