Sabato 27 Luglio 2024

Getra, 75 anni e non sentirli. Arriva anche l’IA

SETTANTACINQUE ANNI e non dimostrarli. Ha una storia importante alle spalle e un futuro fatto di progetti ambiziosi Getra, realtà...

Getra, 75 anni e non sentirli. Arriva anche l’IA

Getra, 75 anni e non sentirli. Arriva anche l’IA

SETTANTACINQUE ANNI e non dimostrarli. Ha una storia importante alle spalle e un futuro fatto di progetti ambiziosi Getra, realtà manifatturiera del settore energetico con quartier generale nella zona industriale di Marcianise, cinque società, due stabilimenti in Italia, una branch a Dubai e il 70% del volume d’affari in export. A fondarla a Napoli nel 1949 con il nome di “Trafindustria” fu l’ingegnere Giuseppe Zigon Senior, arrivato in Campania dal Nord Italia nella metà degli anni ’30 per guidare un’azienda della Società Meridionale Elettrica. In breve tempo lo stabilimento, specializzato in costruzioni elettromeccaniche e realizzazioni di impianti elettrici ed elettrodotti, individuò il proprio focus nella produzione di trasformatori diventando il fornitore di riferimento della neo costituita ENEL. Il nome Getra arrivò negli anni 80 assieme alla decisione di spostare l’attività a Marcianise, in provincia di Caserta, in un’area industriale che consentisse la realizzazione di una fabbrica di maggiori dimensioni, idonea anche alla produzione di trasformatori di grande potenza, e servita da infrastrutture logistiche più adeguate alle nuove esigenze.

L’ingresso dell’attuale presidente nell’azienda, arrivata alla quarta generazione, è datato 1985: l’ingegnere Marco Zigon (nella foto), affiancando il padre Giuseppe Zigon Junior nella gestione, diede avvio a un nuovo programma di sviluppo puntando, da una parte, sulle tecnologie di prodotto e di processo con la realizzazione di un altro stabilimento altamente robotizzato a Pignataro Maggiore, e, dall’altra, sull’apertura ai mercati di esportazione attraverso la costituzione di un gruppo industriale con una holding e cinque società, ciascuna focalizzata su un’area specifica di business, una branch negli Emirati Arabi e una nel Maghreb. Affiancato dalle prime due figlie Ludovica e Claudia (che hanno assunto, rispettivamente, i ruoli di Sales Director e di Operation Manager) oggi il patron di Getra rilancia con nuove linee strategiche che prevedono investimenti complessivi per 50 milioni, un incremento della forza lavoro di 150 unità, l’apertura di un altro stabilimento in Campania e la costituzione ex novo, attraverso una partnership locale, di una realtà manifatturiera all’estero dedicata alla costruzione di trasformatori di grande potenza e alta tensione.

Sud America, Stati Uniti e Balcani Occidentali sono le tre aree geografiche in cui Getra è già presente e su cui scommettere attraverso la costituzione di partnership strategiche. "Al raggiungimento dei 75 anni di attività, il Gruppo Getra compie un salto che è dimensionale e qualitativo ma soprattutto culturale puntando a consolidare la sua posizione a livello nazionale e a conquistare nuovi mercati a livello internazionale - spiega Marco Zigon -. Le linee strategiche per i prossimi 5 anni ci vedranno impegnati a crescere nel mercato dell’energia in termini di investimenti, occupazione e fatturato accompagnando lo sviluppo con misure rivolte al benessere dei lavoratori, all’introduzione controllata dell’intelligenza artificiale, all’adozione di pratiche amiche dell’ambiente. Tutto questo avviando nuove e prestigiose partnership accanto a quelle storiche mentre emerge in azienda una nuova generazione con la presenza sempre più determinante delle mie figlie Ludovica e Claudia accanto a manager di comprovata esperienza".

Investimenti, internazionalizzazione, partnership, sostenibilità, occupazione e wellbeing sono le cinque direttrici di marcia lungo le quali si svilupperanno le linee strategiche finalizzate a costruire la “nuova Getra”. Due i progetti previsti sul fronte della sostenibilità: per ogni stabilimento saranno installati un impianto di monitoraggio, con l’obiettivo di ridurre del 30% i consumi per unità di prodotto, e un impianto fotovoltaico, con una produzione di energia annuale da 2,5 MW/h che consentirà non solo di coprire il 50% del fabbisogno aziendale ma anche di immettere in rete ben 600mila KW/h.