Giovedì 25 Aprile 2024

Il Belgio fa dietrofront, annullata l'eutanasia per lo stupratore seriale

Dopo una lunga battaglia Frank Van Den Bleeken aveva ottenuto di essere ucciso, sostenendo di non essere in grado di contenere i propri istinti violenti

Lo stupratore seriale belga Frank Van Den Bleeken (Afp)

Lo stupratore seriale belga Frank Van Den Bleeken (Afp)

Bruxelles, 6 gennaio 2015 - Non sarà eseguita l'eutanasia dello stupratore seriale belga Frank Van Den Bleeken. In carcere da tre decenni, il 51enne aveva ottenuto dopo una lunga battaglia di essere ucciso, sostenendo di non essere in grado di contenere i propri istinti violenti e quindi di non poter essere scarcerato. Per questo, affermava, di soffrire profondamente. 

La scorsa settimana il ministro alla Giustizia Koen Geens aveva annunciato che Van Den Bleeken avrebbe ricevuto l'iniezione letale l'11 gennaio, dopo che a settembre era arrivato l'assenso del ministero. Ora, a pochi giorni da quella data, il dietrofront. Una nota spiega che informazioni mediche riservate impediscono di rivelare la motivazione per cui l'eutanasia è stata annullata. Una portavoce del ministero, Sieghild Lacoere, ha affermato che questa svolta non significca che il detenuto non possa chiedere di nuovo di essere sottoposto alla procedura. 

La morte assistita di Van Den Bleeken sarebbe stata la prima a riguardare un detenuto, da quando, 12 anni fa, il Belgio ha legalizzato l'eutanasia. L'uomo sarà riassegnato a un nuovo centro psichiatrico a Ghent e, forse, poi trasferito in un'altra struttura in Olanda, che si occupa di carcerati a lungo termine, ha precisato il ministero.