Sabato 18 Maggio 2024

Pakistan, kamikaze nel parco. Strage di cristiani a Lahore

Iqbal park era affollato di famiglie, soprattutto cristiane, che festeggiavano la Pasqua. Il tragico bilancio: 72 morti. Corpi straziati sull'erba

Attenato a lahore, molte donne e bambini tra le vittime

Attenato a lahore, molte donne e bambini tra le vittime

Islamabad, 28 marzo 2016 - Pasqua di sangue ieri a Lahore, cittadina nel nordest del Pakistan. Un attacco suicida al Gulshan-i-Iqbal Park ha fatto decine di morti, di cui la maggioranza cristiani: il bilancio, ancora provvisorio, è di 72 vittime, di cui 30 bambini, e centinaia di feriti. L'attentato è stato rivendicato dai talebani.  

Il parco era affollato di famiglie, molte erano cristiane che festeggiavano al Pasqua, quando è avvenuta l'esplosione. Alcuni testimoni hanno descritto la scena come una carneficina, con sangue e resti umani sparsi sull'erba. I feriti sono stati trasportati all'ospedale con taxi e autorisciò che erano parcheggiati vicino agli ingressi.

Iqbal park è un ritrovo molto frequentato che si trova in un quartiere residenziale di Lahore. Non era protetto dalla polizia, che ha confermato la presenza di un kamikaze: il terrorista si sarebbe fatto esplodere vicino a un ingresso, e anche alle altalene per i bimbi,  mentre la folla stava per uscire. Sono state trovate delle sfere di cuscinetto usate per aumentare la potenza letale della bomba. 

Oggi l'antiterrorismo pakistano ha arrestato 15 persone, tra cui 3 fratelli del kamikaze. Ieri Dawn Tv affermava che il gruppo Jamatul Ahrar, già legato al principale gruppo talebano pachistano Tehrik e Taleban Pakistan (Ttp), ha rivendicato l'attentato a Iqbal. Il portavoce del gruppo, Ihsanullah Ihsan, avrebbe telefonato ai giornalisti pachistani, spiegando che "obiettivo dell'attentatore suicida è stata la comunità cristiana nella roccaforte della Lega musulmana pachistana-Nawaz (PML-N) al governo".

Lahore è la città natale del premier Nawaz Sharif e di suo fratello, il governatore del Punjab, Shahbaz Sharif. Sharif, ha espresso cordoglio e si è detto "sconvolto" per la perdita di "preziose vite umane". Condoglianze sono state espresse anche dal premier indiano, Narendra Modi. Condanne all'attacco kamikaze sono giunte dalla Casa Bianca, che parla di "atto codardo" e sottolinea come gli Stati Uniti "sono al fianco della gente e del governo del Pakistan in questo difficile momento". Anche la premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai è sotto choc:  "Sono sconvolta da un crimine insensato - ha scritto la giovane su Twitter - che ha colpito gente innocente. Sono vicina alle famiglie delle vittime". Un messaggio di consolazione arriva dal Papa: "Il Signore crocifisso per noi e risorto continui a darci il coraggio e la speranza necessari per costruire strade di compassione, di solidarietà con i sofferenti, di dialogo, di giustizia, di riconciliazione e di pace", ha detto Bergoglio.