Cronisti e telecamere nella casa dei killer di San Bernardino (Afp)
New York, 4 dicembre 2015 - Subito dopo la perquisizione blitz a casa della coppia killer di San Bernardino - strage per la quale ora c'è una sorta di rivendicazione dell'Isis - entrano le telecamere, che in diretta tv riprendono passaporti, patenti, foto, biglietti scritti in arabo, diversi libri di preghiera, biglietti da visita. Certo, non riescono a immortalare i due fucili d'assalto, le due pistole semi-automatiche, le 6.100 munizioni e le 12 bombe artigianali trovate durante la perquisizione, ma tutto il resto sì.
Il punto - che in America ha fatto esplodere la polemica - è: chi ha fatto entrare cronisti e cameramen nell'appartamento di Syed Rizwan Farook e Tashfeen Malik? Secondo i media è stato il padrone di casa. Cosa che ha immediatamente suscitato violente critiche e polemiche in quanto i giornalisti si trovavano su un luogo che è ancora scena del crimine.
"Ci sono documenti distrutti in casa che devono ancora essere esaminati - ha detto un esperto alla Cnn - È veramente assurdo che la polizia abbia già consegnato la casa al proprietario". E un portavoce dell'Fbi di Los Angeles ha spiegato al Guardian: "abbiamo terminato le proprie ricerche nell'appartamento. Non so chi abbia autorizzato l'ingresso" dei media. Gli organi d'informazione statunitensi hanno potuto ispezionare in lungo e in largo la casa dove vivevano i due killer, dando vita a un vero e proprio 'live tour' "surreale", secondo il Guardian.
Almeno una tv, la Msnbc, secondo il Guardian, avrebbe infranto un tabù etico: ha infatti trasmesso immagini di documenti, foto con persone non identificate ed estranee alla vicenda, compresi bambini. La prima tv a entrare sarebbe stata la Nbc.