Mercoledì 8 Maggio 2024

Arrossire, problema estetico e psicologico

Rossore, eritema e couperose sono un problema estetico con ricadute psicologiche (77%). Ma il colorito acceso delle guance si smorza anche con terapie moderne, ne parliamo con il Prof Antonino Di Pietro

Il dermatologo Antonino Di Pietro e un caso di rosacea con capillari superficiali

Il dermatologo Antonino Di Pietro e un caso di rosacea con capillari superficiali

Milano, 1 dicembre 2015 – Il freddo e le emozioni scatenano gli arrossamenti sulle guance, un problema legato alla circolazione del sangue che, nel tempo, può portare all’invecchiamento della pelle fino a vere e proprie malattie come eritrosi, couperose e rosacea. Per questo motivo è importante rivolgersi al dermatologo per un consiglio, senza esitazioni. Quando i capillari si dilatano, spiega Antonino Di Pietro, Direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, la velocità di scorrimento del sangue tende a diminuire, le cellule cutanee rallentano il metabolismo per un minore apporto di ossigeno. Ciò porta a una perdita di collagene ed elastina. La dilatazione dei capillari si accompagna a una stimolazione delle ghiandole sebacee e sudoripare, la proliferazione di acari (come il Demodex).

Sulla rivista Dermatology & Therapy è uscito un ampio studio internazionale, Face Values: Global Perception Survey, condotto su 6.831 persone, sull’impatto del rossore del viso in pazienti affetti da rosacea, spiega Giuseppe Micali, direttore della Clinica Dermatologica di Catania, coautore dello studio. I dati rivelano quanto l’opinione pubblica abbia una reazione negativa davanti ad un volto che presenta rossore. Lo studio prevedeva che volti con e senza eritema venissero mostrati a circa 7.000 partecipanti di 8 nazioni e i risultati sono stati sorprendenti: il volto affetto da rossore ha ottenuto risultati penalizzanti rispetto allo stesso volto riproposto senza eritema. Il 12% degli intervistati era inoltre affetto da rossore nel volto associato a rosacea ed è stato riferito come tale condizione avesse una significativa influenza a livello emozionale (77%) e di vivere tale condizione in maniera imbarazzante (46%) fino ad una vera depressione (22%). La ricerca sottolinea come le persone con eritema facciale debbano affrontare non solo sintomi fisici, ma anche sfide psicologiche.

Dal punto di vista del linguaggio del corpo, arrossire equivale a tradire le emozioni, mostrare la propria emotività è fonte di imbarazzo. Eppure il disturbo si può curare, senza coltivare inutili sensi di colpa. Occorre comprendere i fattori scatenanti, afferma Aurora Parodi, ordinario di Dermatologia all'Università di Genova, e considerare che attualmente sono disponibili diverse terapie per ridurre il rossore associato alla rosacea. Ad esempio la brimonidina, che agisce sulla rete di capillari della cute, o la doxiciclina, un antibiotico che ha dimostrato potenti proprietà antinfiammatorie, ma che nella terapia della rosacea si utilizza a dosi inferiori e a rilascio prolungato. Da settembre è inoltre disponibile anche in Italia un nuovo trattamento per la rosacea a base di ivermectina, una molecola innovativa (Il cui impiego per il trattamento della malaria è valso il Premio Nobel per la Medicina di quest’anno ai ricercatori che lo hanno scoperto) che ha rivoluzionato il trattamento della rosacea papulo-pustolosa e che ha proprietà sia antinfiammatorie che antiparassitarie.

Un recente studio ha dimostrato l’efficacia di ivermectina rispetto al placebo ottenendo un tasso di successo, definito come assenza o notevole riduzione delle papule e delle pustole, rispettivamente del 38.4% e del 40.1%. Una estensione a 40 settimane dello stesso studio ha dimostrato che i pazienti sotto ivermectina crema hanno continuato a migliorare con minimi effetti collaterali rispetto ai pazienti trattati con acido azelaico. La Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) raccomanda il trattamento della rosacea distinto per ciascun sottotipo. Sulla base di tali indicazioni, la rosacea eritemato-teleangectasica beneficia dell’uso della brimonidina, un farmaco vasocostrittore e antinfiammatorio di recente introduzione che può anche essere associato alla terapia fisica (laser o luce pulsata). Nella rosacea papulo-pustolosa viene suggerito l’uso di farmaci topici.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale