Venerdì 17 Maggio 2024

Terrorismo, arrestato in Italia algerino che falsificò documenti a Salah e ai kamikaze

L'uomo è stato arrestato a Bellizzi, in provincia di Salerno dall'antiterrorismo. Faceva parte di una rete di falsari che procurava i documenti ai terroristi di Parigi e Bruxelles

L'arresto dell'algerino che falsificò i documenti a Salah (da twitter polizia)

L'arresto dell'algerino che falsificò i documenti a Salah (da twitter polizia)

Roma, 26 marzo 2016  - La polizia ha arrestato a Salerno un algerino destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità del Belgio: secondo gli investigatori di quel paese era implicato in una rete che produceva falsi documenti che sarebbero stati utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. L'uomo è stato arrestato a Bellizzi, in provincia di Salerno, al termine di un'indagine degli uomini della Digos di Roma e dell' antiterrorismo.

Si chiama Djamal Eddine Ouali ed ha 40 anni. Le indagini sono state avviate dalla questura di Salerno, con approfondimenti sulla richiesta di permesso di soggiorno inoltrata da Ouali al locale ufficio immigrazione; è emerso così che con lo stesso nome c'era un ricercato in Belgio, implicato appunto in questa organizzazione, e per il quale le autorità belghe il 6 gennaio di quest'anno avevano emesso un mandato di arresto. 

Il suo nome era anche emerso durante alcune perquisizioni effettuate a ottobre 2015 a Saint Gilles, un sobborgo di Bruxelles, quando furono sequestrate mille immagini digitali in un covo di falsari riferibili a falsi documenti di identità. 

In queste foto c'erano anche quelle di tre terroristi appartenenti al gruppo che ha progettato e realizzato le stragi a Parigi dello scorso 13 novembre 2015, e dei loro alias. In particolare c'erano i nomi falsi e le foto di Najim Laachroui, uno degli attentatori che si sono fatti esplodere il 22 marzo all'aeroporto di Zaventem; Mohamed Belkaid, ucciso durante l'irruzione il 15 marzo scorso dalle forze dell'ordine nell'appartamento a Forest, dove si nascondeva lo stesso Salah Abdeslam. 

Quando tramite Interpol è arrivata la foto di Ouali, è partita la 'caccia all'uomo' in tutta la provincia di Salerno, conclusa con l'arresto del ricercato. Dopo le formalità di rito, il 40enne algerino è a disposizione della Procura generale della Corte d'Appello di Salerno per le procedure di estradizione, anche perché del suo arresto è stato dato immediato avviso alle autorità del Belgio. Proseguono le indagini per accertare i motivi della presenza dell'uomo nel Salernitano e la sua rete di appoggi.