Il ministro Orlando: "La legge non riguarda il maltrattamento di animali"

Roma, 22 dicembre 2014  - "E' con enorme soddisfazione che apprendo che il Ministro Orlando ha dato seguito a quanto esposto nella nostra lettera: il meccanismo di non punibilità per tenuità del fatto non potrà riguardare i reati di maltrattamento di animali, date le loro particolari caratteristiche". Lo rende noto la senatrice del Pd Silvana Amati, che lo scorso 18 dicembre ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia, firmata anche dalla collega Cirinnà. "Nella lettera - spiega Amati - segnalavamo al Ministro che, in caso di vittime animali, il meccanismo avrebbe creato le condizioni per un sistematico sbilanciamento del giudizio in favore dell'indagato, dato che lo schema di decreto prevede che il Pm senta indagato e parte lesa prima di proporre l'archiviazione. E' del tutto evidente, infatti, che gli animali non avrebbero potuto in alcun modo contestare la ritenuta tenuità del fatto", conclude la senatrice Amati.

Ma le assicurazioni del ministro Orlando non chiariscono fino in fondo il meccanismo. Secondo il testo approvato dal consiglio dei ministri, il sistema della non punibilità per tenuità riguarda tutti i reati che prevedano una pena detentiva che non superi i cinque anni. E, stando a quanto trapelato, non prevedeva eccezioni relative al maltrattamento o all'uccisione di animali. E' palese che assicurazioni verbali, per quanto importanti visto che arrivano dal Guardasigilli, non eliminano le preoccupazioni per un colpo di spugna che rischia di diventare un'amnistia mascherata per i killer e i torturatori di animali. E non può bastare la delega affidata ai magistrati per l'applicazione della non punibilità. La sensazione è che si tenti, adesso, di rimescolare le carte alla luce delle proteste che non possono certo sopirsi prima di vedere scritto, nero su bianco, che anche le poche tutele concesse agli esseri senzienti ma non parlanti, non possono venire meno. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]