Giovedì 16 Maggio 2024

Da Milano alla Sicilia 300 piazze per dire no agli abusi sugli animali

Maratona per i diritti organizzata dalla Lav con raccolta firme contro la caccia alle volpi, le botticelle, le ordinanze che vietano l'accesso

Cane golden retriver in una foto L.Gallitto

Cane golden retriver in una foto L.Gallitto

Roma, 5 dicembre 2014  - Eco-maratona di tre giorni della Lega antivivisezione (Lav), che da domani all'8 dicembre sarà in più di 300 piazze italiane per sostenere una serie di «vertenze locali» animaliste. Mai più animali alla catena, animali sfruttati per l'accattonaggio o esposti in mostre e circhi, stop alle carrozze trainate dai cavalli e ai rumorosi botti che spaventano gli animali: sono queste - informa in una nota la Lav - alcune delle principali «vertenze locali» per le quali sarà possibile firmare le petizioni della Lav «per dare più diritti agli animali».

Da Roma, a Milano, Torino, Napoli a centri minori come Rho, Saronno, Ceglie Messapica e Melfi, i volontari dell'associazione raccoglieranno le firme animaliste che chiederanno anche di dire sì al pronto soccorso veterinario, a regolamenti comunali che garantiscano più tutela agli animali; di fermare la caccia, l'abbattimento di nutrie, di volpi, di cinghiali e lupi, e di garantire la scelta vegetariana in tutti i luoghi di ristoro (pubblici e privati).

«Quante più firme raccoglieremo, tanto maggiore sarà la possibilità che le nuove norme locali a tutela degli animali diventino vincolanti e trovino concreta applicazione», afferma Gianluca Felicetti, presidente della Lav. «Ogni firma raccolta - aggiunge - sarà un aiuto concreto a migliorare la conoscenza e la convivenza con gli animali, facendo avanzare alcune indispensabili norme delle amministrazioni locali a tutela degli animali. In più di 35 anni di attività abbiamo salvato milioni di quattrozampe, lottato contro i loro maltrattamenti, contro la vivisezione, gli abbandoni o i traffici illegali. Ma c'è ancora molto da fare perché gli animali non siano più vittime di soprusi e violenze».  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]