Giovedì 2 Maggio 2024

Angela in ginocchio

FRAU Merkel ha scelto di legarsi ad Erdogan. Mossa azzardata e a caro prezzo che ha imposto all’Europa di chiudere sostanzialmente un occhio sulla tutela dei diritti dei migranti e sta costringendo il Cancelliere tedesco a una serie di genuflessioni alla Turchia. Il primo esempio nove giorni fa quando Merkel ha concesso l’autorizzazione al procedimento penale chiesta da Erdogan nei confronti di Jan Boehmermann, comico che sulla tv pubblica Zdf aveva ironizzato su Erdogan. Tra la libertà di opinione e il rapporto con Erdogan, Merkel ha scelto il secondo, non capendo di aprire un varco nell’argine. Non a caso, quattro giorni fa la polizia turca ha negato l’ingresso nel paese al giornalista tedesco Volker Schwenk, corrispondente della tv Ard. Terzo e ultimo esempio la visita a Gazientep, nell’Anatolia, dove ieri è andata a rendere omaggio a quanto fa la Turchia sul fronte dell’immigrazione. Ad attenderla Frau Merkel ha però trovato prima di tutto un enorme striscione: «Benvenuti in Turchia, il Paese che ospita il maggior numero di rifugiati al mondo». Tanto per ribadire l’insostituibilità del loro ruolo e continuare ad avere una Germania a gentile disposizione.