La Terra in un'immagine della Nasa (Ansa)
Washington, 25 agosto 2015 - Un altro allarme ambiente arriva dall'America: secondo la ong Center for Global Development, nei prossimi 35 anni - tra il 2016 e il 2050 - si taglierà in tutto il mondo un'area di boschi tropicali della grandezza dell'India. L'organizzazione ha pubblicato uno studio secondo il quale, se si mantiene la tendenza attuale, nel 2050 il pianeta Terra avrà perso altri 289 milioni di ettari di boschi tropicali, una settima parte del totale delle foreste che il pianeta aveva nel 2000. Lo studio, realizzato dai ricercatori Jonah Busch e Jens Engelmann, aggiunge che questo taglio di alberi invierà nell'atmosfera 169 gigatonnellate di anidride carbonica, una sesta parte delle emissioni che si possono emettere se si vuole evitare che la temperatura della Terra cresca di altri due gradi.
Tuttavia un modo per salvarci ci sarebbe: imporre un prezzo all'emissione di anidride carbonica. Secondo le stime dei ricercatori, un prezzo universale di 20 dollari per tonnellata di anidride carbonica emessa nell'atmosfera tra il 2016 e il 2050 eviterebbe di inviare 41 gigatonnellate di anidride carbonica proveniente dalla deforestazione tropicale, mentre un prezzo di 50 dollari per tonnellata eviterebbe l'emissione di 77 gigatonnellate. D'altro canto, se tutti i Paesi del Tropico applicassero politiche antideforestazione "efficaci" come quella dell'Amazzonia brasiliana a partire dal 2004, si eviterebbe l'emissione di 60 gigatonnellate. "La nostra analisi conferma le conclusioni di precedenti studi sul fatto che la deforestazione tropicale è un'opzione fattibile e a buon mercato per mitigare il cambiamento climatico".