Napoli, 10 mag. (askanews) - Puntare sulla sostenibilità con azioni concrete, investendo nella realizzazione di infrastrutture eco-efficienti che producano un impatto positivo sulla collettività e portino sviluppo sul territorio. E' l'impegno di Tim nell'era della transizione ecologica e della definizione delle politiche territoriali finanziate dai fondi europei che segneranno il futuro dell'Italia fino al 2030. Si è discusso anche di questo a Napoli nel corso della settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall'Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Per Enrica Danese, direttrice della Comunicazione istituzionale e della Sostenibilità di Tim, fare leva sulla sostenibilità rappresenta un punto di forza: "Noi ci crediamo molto, è un percorso molto lungo e faticoso che abbiamo avviato qualche anno fa e che continueremo a fare con determinazione. Partiamo da noi, innanzitutto, lavorando sulle nostre infrastrutture, per consumare energie rinnovabili e per adottare processi di economia circolare, ma anche per modificare l'organizzazione interna per dare la possibilità ai giovani di fare la loro carriera all'interno di un'azienda importante come Tim e chiudere il gap di genere che è ancora così consistente". "E poi - ha aggiunto - ci rivolgiamo all'esterno perché il digitale è uno strumento fondamentale per la crescita economica e per la trasformazione in chiave di sostenibilità della nostra società, ma cosa su cui lavoriamo con grande determinazione sono le smart cities perché riteniamo che bisogna partire dalle città per far crescere gli stili di vita delle persone, migliorare la qualità della vita e migliorare tutti i processi che girano attorno alla collettività". Nel periodo della pandemia è stato fondamentale utilizzare le nuove tecnologie recependo quanto siano importanti anche nella nostra vita quotidiana: "Fortunatamente, noi eravamo pronti, ma l'altro aspetto è che gli italiani anche sono stati velocissimi. Sono saliti a bordo delle tecnologie, hanno dimostrato di poterlo fare a una velocità che, veramente, prima non credevamo. Ecco - ha concluso - io mi aspetto che, con la stessa velocità, riusciremo a far sì che le amministrazioni adottino i servizi che siano in grado di dare per realizzare, effettivamente, questa transizione ecologica e sociale. Ci vogliono le competenze, ma non si può più aspettare. Bisogna correre".
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