Houston, 23 feb. (askanews) - "Che trionfo, Odysseus ha conquistato la Luna. Questa impresa è un gigantesco passo avanti per tutta l'umanità". Con queste parole l'amministratore della Nasa, Bill Nelson ha salutato il ritorno di un veicolo spaziale americano sul suolo lunare dopo più di 50 anni dall'ultima missione Apollo, la 17, nel 1972. Nella notte (italiana) di venerdì 23 febbraio, il lander IM-1 Nova-C "Odysseus" della compagnia privata texana Intuitive Machines, lanciato il 15 febbraio da Cape Canaveral con un Falcon 9 di Space X, ha allunato con successo, riportando l'America sulla Luna. Si tratta del primo allunaggio di un veicolo spaziale statunitense di un'ente non governativo. "Oggi, per la prima volta dopo più di mezzo secolo, gli Stati Uniti sono tornati sulla Luna - ha detto Nelson - oggi, per la prima volta nella storia dell'umanità, una compagnia commerciale, una compagnia americana, ha lanciato un veicolo spaziale portandolo fin sulla Luna. Questo è un giorno che mantiene le promesse del programma di partnership commerciali della Nasa. Congratulazioni a tutti, a Intuitive Machines, a Space X e alla Nasa". Subito dopo l'allunaggio c'è stato un piccolo brivido perché il segnale era debole ma dopo, sfruttando altre antenne terrestri, il segnale è stato captato in modo più chiaro, fino alla conferma del Ceo di Intuitive Machines, Steve Altemus: "Siamo in superficie e stiamo trasmettendo, benvenuti sulla Luna". Sul rover, oltre a un'opera d'arte di Jeff Koons, ci sono strumenti scientifici della Nasa e di aziende private che serviranno a preparare le prossime missioni lunari umane del programma Artemis.
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