Roma, 21 feb. (askanews) - L'Ospedale Pederzoli è tra le eccellenze della sanità privata accreditata e a testimoniarlo sono i dati del Programma nazionale esiti 2023 dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che pongono la struttura di Peschiera del Garda, Verona, ai primi posti in Italia per la chirurgia oncologica del pancreas ma anche per urologia e ortopedia. Con poco più di 300 posti letto il Pederzoli è il secondo ospedale in Veneto per attrazione di pazienti da ogni parte del Paese. Oltre 20mila ricoveri a cui vanno aggiunti ulteriori 5mila in regime diurno; circa 20mila procedure chirurgiche, oltre mille parti, oltre 1 milione di prestazioni ambulatoriali, più di 43mila accessi di Pronto Soccorso con reti cliniche tempo dipendenti quali Ictus, Ima e Trauma. "Ospedale Pederzoli opera all'interno della programmazione sanitaria regionale in termini di quantità delle prestazioni e di tipologia dell'offerta sanitaria - sottolinea Giuseppe Puntin, ad dell'Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda -. Nel nostro caso, negli ultimi 10 anni, abbiamo avuto un incremento del 32% degli accessi al pronto soccorso e i motivi sono diversi. In primis - incalza - la crescita della popolazione turistica, 14 milioni di presenza all'anno sul Lago di Garda; in secundis, dalla diminuzione del filtro della medicina territoriale per le contingenti difficoltà in cui opera e, infine, per l'uso talvolta improprio da parte di chi, non trovando risposte sul territorio, si rivolge al pronto soccorso per diagnosi, cure ed evitare le lungaggini delle prenotazioni". Quanto incide l'attività di pronto soccorso sull'attività ordinaria all'interno ospedale? "In maniera sensibile e determinante - fa sapere Giuseppe Puntin - perché, sempre considerando gli ultimi 10 anni, registriamo un dato strepitoso con la crescita dell'82% delle prestazioni con codice salva vita". Le ragioni? "Un fatto collegato alla qualificazione dei servizi e alla costruzione al nostro interno di reti tempo dipendenti come la Stroke Unit, il Trauma e l'Ima per il cuore", osserva l'amministratore delegato dell'Ospedale Pederzoli. Per Puntin la soluzione è una sola: "Portare i pazienti che necessitano di ricovero da pronto soccorso al di fuori del budget ordinario. Ciò è già previsto dalla legge 208 del 2015 e ormai si pone come inderogabile la sua applicazione", conclude.
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