Milano, 22 mag. (askanews) - Il 28 maggio Norvegia, Irlanda e Spagna, con evidente coordinamento implicito, riconosceranno lo stato palestinese. L'annuncio ufficiale è arrivato dai tre primi ministri. "Vogliamo dire forte e chiaro che non permetteremo che la possibilità di avere due Stati, che rappresenta l'unica soluzione giusta e sostenibile a questo terribile conflitto, venga distrutta con la forza" ha detto il premier Spagnolo Sanchez parlando al parlamento. "Oggi usiamo lo stesso linguaggio per sostenere il riconoscimento della Palestina come Stato. Lo facciamo perché crediamo nella libertà e nella giustizia come principi fondamentali del diritto internazionale che deve essere garantito sulla base della libera volontà di un popolo libero" ha detto il primo ministro irlandese Simon Harris, che ha paragonato il riconoscimento della Palestina a quello chiesto dal suo paese nel 1919. "La Norvegia considererà quindi la Palestina come uno Stato indipendente con tutti i diritti e i doveri che ciò comporta" ha detto il premier Jonas Gahr Store. L'annuncio ha scatenato una reazione prevedibile di Tel Aviv che ha richiamato i propri diplomatici da Dublino e Oslo e ha fatto dire al ministro degli Esteri Israel Katz: "Israele non lascerà passare tutto questo sotto silenzio", definendo la mossa una "parata di stupidità". Il leader dell'Autorità Palestinese Abu Mazen ha accolto con favore il riconoscimento, affermando che la decisione sancirà "il diritto del suo popolo all'autodeterminazione" e sosterrà gli sforzi per realizzare una soluzione a due Stati con Israele. Anche il movimento estremista palestinese Hamas ha accolto con grande favore la decisione definendola un "passo importante".
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