Roma, 6 dic. (askanews) - Infuriano i combattimenti nella Striscia di Gaza e negli ultimi giorni si stanno concentrando a Sud, intorno a Khan Younis, dove Israele vuole concentrare la terza fase dell'offensiva per smantellare il centro di comando di Hamas. Le forze armate hanno dichiarato che non sarà permesso il transito dei civili nella principale arteria di comunicazione della Striscia di Gaza a Nord della città e che sarà ordinato alla popolazione, che intende abbandonare la zona, di utilizzare una strada costiera. Una situazione sempre più pericolosa e difficili per i civili, denunciata dalle agenzie umanitarie. In un video pubblicato sul suo account X, la presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, Mirjana Spoljaric, ha denunciato un "livello intollerabile di sofferenza umana". "È inaccettabile che i civili non abbiano un posto dove andare a Gaza - ha detto - con l'assedio militare in atto, al momento non è possibile nemmeno una risposta umanitaria adeguata". "La situazione catastrofica che si sta verificando nella Striscia di Gaza era del tutto prevedibile e prevenibile - ha sottolineato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk - i miei colleghi umanitari hanno descritto la situazione come apocalittica. In queste circostanze, il rischio di crimini atroci è aumentato", ha denunciato a Ginevra, spiegando che "circa 1,9 milioni degli oltre due milioni di palestinesi sono stati sfollati e vengono spinti in luoghi sempre più piccoli ed estremamente sovraffollati nel Sud di Gaza, in condizioni insalubri". Ma davanti agli appelli internazionali a porre fine ai combattimenti, Israele tira dritto, e anzi rilancia: dopo aver ritirato il visto alla coordinatrice Onu per gli aiuti umanitari Lynn Hastings, accusata di non aver mai condannato gli attacchi terroristici su larga scala di Hamas del 7 ottobre, Tel Aviv sostiene di aver scoperto uno dei principali arsenali di armi di Hamas nella Striscia di Gaza, "nei pressi di una clinica e di una scuola" e chiede a sua volta alla Croce Rossa di agire con urgenza. "Questo è un appello urgente all'azione, la comunità internazionale deve agire. La Croce Rossa deve avere accesso agli ostaggi che sono nelle mani di Hamas" ha dichiarato Daniel Hagari, portavoce dell'esercito israeliano.
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