Milano, 15 mag. (askanews) - Una sfida rivoluzionaria ed ambiziosa: combattere il cambiamento climatico trasformando l'anidride carbonica in una soluzione acquosa di bicarbonato di calcio. La straordinaria strategia messa a punto dalla start-up italiana Limenet rende possibili due enormi benefici: trasformare, appunto, la CO2 in bicarbonato di calcio e stoccare l'anidride carbonica in acque marine contribuendo positivamente all'alcalinità del mare stesso. La tecnologia messa a punto da Limenet è stata presentata a Milano nel corso del convegno "Oceano Amico. Sequestro di CO2 in acque marine: motivazione, opportunità e metodi", organizzato dal Politecnico di Milano e dall'Università Milano Bicocca. A presentare l'attività della start-up e ad illustrarne la tecnologia è stato Stefano Cappello, CEO & Founder di Limenet: "Il nostro obiettivo è industrializzare la nostra tecnologia per rimuovere e stoccare la CO2 attraverso i bicarbonati di calcio. Questo processo ha un side benefit di contrastare l'acidificazione dei mari, ad oggi riconosciuto come il secondo più grande problema del cambiamento climatico. Abbiamo studiato la nostra strategia analizzando i sistemi naturali di smaltimento dell'anidride carbonica, industrializzando il ciclo geologico del carbonio. Il processo che viene utilizzato da Limenet contribuisce, in questo modo, a combattere il cambiamento climatico ed, allo stesso tempo, a ridurre la deacidificazione degli oceani migliorando la vita marina". Enrico Noseda, Strategic Advisor & Co-founder di Limenet, invece, ha spiegato come si inserisce la start-up nel mercato attuale: "Limenet si occupa di cattura e stoccaggio della CO2, tramite un processo industriale, essenziale per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Accordo di Parigi del 2015, ovvero l'azzeramento delle emissioni carboniche entro il 2050. Sarà presto necessario provvedere alla cattura ed allo stoccaggio della CO2 ed, in questo contesto, si inserisce l'attività di Limenet". Il programma a medio-lungo termine di Limenet è scalare gradualmente la tecnologia con il sogno di costruire presto impianti capaci di assorbire un miliardo di tonnellate di anidride carbonica all'anno.
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