Milano, 11 mar. (askanews) - Per scalare sui mercati internazionali e tenere il passo dell'innovazione, le imprese italiane sono "condannate a crescere". La ricetta è focalizzarsi sul core business, allargare i servizi al cliente ed essere sempre distintivi. A tracciare il percorso è Roberto Giovannini, partner di Kpmg, Head of consumers & industrial markets, intervenuto a 'Italia Genera Futuro', l'evento dell'Economia del Corriere della Sera che mette al centro l'eccellenza imprenditoriale italiana. "Sono condannate a crescere non tanto in termini di fatturato, ma in termini di cultura, innovazione e solidità finanziaria. In Europa, l'Italia cresce alla metà in termini di innovazione rispetto a tutti gli altri competitor: la metà della Francia e un terzo della Germania. Un quarto della Corea del Sud. Questo gap si sta pian piano allargando e dobbiamo trovare il modo in qualche modo di colmarlo". Per accelerare la crescita pochi i passi da fare, guardando alle radici del proprio fare impresa. "Provo a dire tre cose di buon senso che possono servire a tutti e collegate alla esiguità delle risorse: focalizzarsi sul core business, innovandolo costantemente e anticipando i trend; focalizzarsi sui servizi al clienti e meno sul prodotto e sul processo, che richiede meno capitale e dà ritorni più a breve termine; e la terza essere caratterizzati non solo dal brand e dal prodotto ma anche dalla risorsa che hai: essere distintivo per le risorse che hai e per il modello organizzativo e innovativo di cui disponi. Due cose di cui non si parla quasi mai". Accorciare le distanze tra piccole e grandi aziende può aiutare a creare un contesto competitivo e permettere alle filiere italiane di continuare ad emergere nel mondo.
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