Roma, 15 gen. (askanews) - Bernardo Arevalo ha giurato come nuovo presidente del Guatemala. Il suo insediamento è iniziato con oltre nove ore di ritardo perché i suoi oppositori, che detengono il potere in Parlamento, hanno bloccato l'inizio della cerimonia con lunghi discorsi. Arevalo, 65 anni, parlamentare, ex diplomatico e sociologo, è emerso inaspettatamente come vincitore delle elezioni presidenziali ad agosto scorso, dopo aver condotto una dura campagna contro la corruzione nel Paese. Ha prestato giuramento dopo aver respinto diversi tentativi di impedirgli di prendere il potere, anche da parte di pubblici ministeri accusati di corruzione, strettamente allineati con la classe dirigente politica ed economica. La tensione è aumentata quando il Congresso, dominato dall'opposizione, è stato impegnato in ore di tira e molla sullo status dei 23 parlamentari del movimento Semilla (Seme) di Arevalo, a causa della sospensione del suo partito per accuse di frode, considerate inventate. I parlamentari alla fine sono stati accettati come membri a pieno titolo del partito e la cerimonia ha potuto iniziare verso mezzanotte. I ritardi hanno spinto anche l'Unione Europea, l'Organizzazione degli Stati Americani e altri governi latinoamericani a rilasciare una dichiarazione in cui si esortava il Congresso a "adempiere al suo mandato costituzionale di cedere il potere, come richiesto dalla Costituzione". Gli osservatori hanno considerato il percorso a ostacoli verso la nomina ufficiale del presidente come un tentativo da parte dell'élite corrotta di aggrapparsi al potere.
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