Parma, 12 apr. (askanews) - Ridurre le disuguaglianze, rafforzare le persone e le istituzioni e accompagnare la comunità al cambiamento. Procede con passo sostenuto il lavoro di Fondazione Cariparma che ha approvato il bilancio 2023. Durante l'ultima seduta il nuovo consiglio generale ha confermato la propria fiducia a Franco Magnani, eletto alla guida dei prossimi quattro anni. "La città è estremamente contenta di questa nostra presenza - ha detto Magnani -. E non solo, perché del bene cerchiamo di farlo anche fuori dalla città. Adesso speriamo di poter proseguire perché siamo stati riconfermati tutti con entusiasmo". Oltre al conto economico-finanziario, è stato approvato il bilancio di missione sui progetti sostenuti lo scorso anno e il monitoraggio e valutazione sulle azioni intraprese dai beneficiari. "I dati sono buoni - ha spiegato Antonio Lunardini, Direttore generale Fondazione Cariparma -: sono quasi 70 milioni di euro i proventi netti di quest'anno fra ordinari e straordinari, con un avanzo di gestione di oltre 54 milioni di euro, il dato migliore di questi ultimi quattro anni. Nel contempo abbiamo abbassato gli oneri di funzionamento, i costi di gestione, per cui ovviamente la forbice aumenta perché è una fondazione che funziona meglio e riesce a lavorare meglio e riesce a lavorare meglio incamerando più proventi". Cariparma ha deliberato oltre 27 milioni di euro di contributi attraverso una nuova modalità di selezione che consente di comparare tutti i progetti presentati. "A fare del bene non si sbaglia mica - ha ricordato il presidente Magnani -. Quando ci viene presentato un progetto fatto bene, pieno di utilità e di capacità, che risolve tanti problemi per un ente o per un complesso di persone e cose che ne hanno bisogno, dico loro di non ringraziare noi. Siamo noi che ringraziamo loro perché ci fanno sapere con cognizione, moralità e attenzione, quello di cui la città ha bisogno e quindi ci insegnano a usare bene i nostri soldi, perché questi sono i soldi della città e della provincia". La primavera proseguirà con l'attuazione del nuovo piano strategico 2024-2027. "Il prossimo per noi è un mandato cruciale - ha detto Lunardini -. Nel 2023 il consiglio generale ha elaborato un piano strategico, frutto di un anno di lavoro molto intenso: insieme a Bocconi il consiglio generale ha riformulato la strategia filantropica della fondazione. E' una filantropia che abbiamo chiamato generativa e non più ripartiva. Cambiamo completamente paradigma del nostro operare in un continuo cambio: non disconosciamo il nostro passato e il nostro presente che sono importanti, ma vogliamo essere più efficaci per fare erogazioni e per far crescere il territorio". Il consiglio generale uscente si è congedato con "Cara Parma" un progetto fotografico i Simone Bramante per valorizzare i cambiamenti sociali e culturali del territorio nei primi anni del nuovo millennio.
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