Roma, 24 gen. (askanews) - "Avevamo ed abbiamo ancora un problema da risolvere, il nostro paese soffre un divario di competenze digitali che è grave rispetto all'Europa. Un ritardo che ci penalizza, rallenta la diffusione del digitale e dei suoi benefici, ci rende meno competitivi e pone i nostri i nostri cittadini in una condizione di debolezza rispetto ai rischi stessi della tecnologia. Il nostro obiettivo è arrivare al 2026 con il 70% in possesso almeno delle competenze digitali di base. Per colmare questo gap come Dipartimento abbiamo messo in campo diverse misure e tra queste uno strumento fondamentale è certamente rappresentato dalla rete dei punti di facilitazione digitale". Lo ha sottolineato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l'Innovazione, Alessio Butti, in un videomessaggio in occasione della presentazione a Bari del progetto "Rete dei servizi di facilitazione digitale", finanziato con le risorse messe a disposizione dal Governo nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Missione 1 - Componente 1 - Investimento 1.7.2. Una iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzata dalla Regione Puglia, in qualità di soggetto attuatore del progetto, con il supporto della propria società in house InnovaPuglia SpA.
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