Milano, 14 mar. (askanews) - Dal recupero di materiali di scarto alla produzione di cosmetici. È una storia di economia circolare quella di Green Oleo, azienda oleochimica fine da fonti rinnovabili e biodegradabili con sede a Cremona, che ha annunciato una produzione pilota di formulati cosmetici basati su ingredienti derivati dalla filiera dell'olivo. "Noi compriamo quello che è scarto delle aziende alimentari - ha detto ad askanews Beatrice Buzzella, presidente & CEO di Green Oleo presentandoci la loro realtà - e riusciamo a ridare come un nuovo valore, ripuliamo questo prodotto e riusciamo in seguito ad avere degli acidi grassi, glicerine e dei prodotti che si chiamano esteri, perché sono frutto di un processo di esterificazione, che hanno varie applicazioni, anche molto nobili, tra cui la lubrificazione, ma soprattutto il personal care che è il settore dove vogliamo crescere". Green Oleo acquista gli scarti della produzione di olio oppure il grasso dai produttori di carne e da queste materie prime, attraverso quello che oggi viene chiamato processo di upcycling, ossia riciclo creativo, si ricavano nuove lavorazioni. "Noi siamo una società ESG per eccellenza - ha aggiunto la manager -. Ed è un'azienda anche antica, perché non è di nuova concezione, le origini sono quelle: cercare di non buttare via niente e cercare di dare nuova valorizzazione. Sicuramente nell'ESG la E nel nostro caso è grossa come una casa". Per il futuro Green Oleo punta a crescere nel settore della lubrificazione da fonti rinnovabili e non più minerarie, ma soprattutto si guarda alla cosmesi. "Il settore più di nicchia dove invece vogliamo crescere e più interessante per noi - ha concluso Beatrice Buzzella - è sicuramente quello della cosmesi. Perché da uno scarto produttivo riusciamo ad avere dei prodotti che sono di fatto ingredienti per cosmesi, ossia per fare delle creme. Essenzialmente noi più che puntare al make up puntiamo proprio allo skin care". La filiera dell'olivo consente infatti di produrre ingredienti cosmetici che rappresentano un'alternativa agli ingredienti basati su materie prime approvvigionate tipicamente dall'Asia: in questo modo si genera un prodotto con carbon footprint estremamente bassa. Inoltre, l'approvvigionamento interno all'UE consente di creare indotto e valore intracomunitario, dando impulso alla crescita sostenibile.
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