Roma, 22 mag. (askanews) - La star francese Marion Cotillard racconta la sua trasformazione, anche fisica, nel film "Little girl blue". Il suo personaggio vive un trauma trasmesso dalla madre alla figlia e che richiama l'attuale Movimento MeeToo. La sua Carole è l'alter-ego della regista francese Mona Achache: "Non ci sbarazza del proprio passato. È impresso in noi. C'erano, avevo delle casse di archivi famigliari che erano là, poi finalmente le ho aperte. Ho anche trovato delle registrazioni e ho sentito di nuovo la voce di mia madre. Ho scoperto la sua storia. Oltre a questo, ciò che mi lega a lei, c'era qualcosa nel suo percorso che mi sembrava risuonare con qualche cosa di più grande, con la storia, con i condizionamenti delle donne che ci portano a questo periodo". La madre della regista, Carole Achache, scrittrice, si è suicidata nel 2016. "Ciò che mi ha chiesto di portare con lei - spiega Cotillard - ha portato anche molto a me stessa. Quando ho letto la sceneggiatura, ha risuonato con la mia storia famigliare, con molte vite di donne nella mia famiglia. Risuonava di fatto con molti percorsi di molte donne in generale". "Dare un corpo a una donna che non è stata guardata. Dare una voce a una donna che non è stata ascoltata. E questo per partecipare a un processo di guarigione. Questo è ciò che è meraviglioso del cinema, è in grado di offrire una storia intima, profondamente intima che ha una risonanza universale. Questa è la cosa in assoluto meravigliosa di questa forma d'arte".
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