Roma, 11 mar. (askanews) - È atterrato nella serata di domenica 10 marzo, all'aeroporto romano di Ciampino, il C-130J della 46esima Brigata Aerea di Pisa dell'Aeronautica Militare che ha trasportato in Italia 45 persone - di cui 5 in barella - provenienti da Gaza; 23 accompagnatori, 8 adulti e, soprattutto, 14 bambini, prelevati dall'ospedale Umberto I del Cairo che saranno curati in alcuni dei migliori ospedali italiani. La più piccola è Aisel (Luce della Luna), una bambina di soli 4 mesi accompagnata dalla mamma. "Avete fatto tantissimo per noi - ha detto la mamma - spero che mia figlia trovi una cura in Italia e che guarisca". Il volo - il terzo dall'inizio delle operazioni - è stato organizzato dall'Unità di Crisi della Farnesina e dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). A Ciampino, ad accogliere una parte dei passeggeri, oltre al personale della Croce Rossa, erano presenti il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e il Comandante del COVI, Generale CA Francesco Paolo Figliuolo. Il Volo, poi, è proseguiro per Pisa. L'operazione s' inserisce nel quadro delle precedenti evacuazioni sanitarie - che anche grazie al dispiegamento della nave della Marina Militare "Vulcano" e dei mezzi dell'Aeronautica Militare hanno consentito, finora, il trasferimento in Italia di 85 civili palestinesi - realizzate sotto l'impulso del ministro degli Esteri, Antonio Tajani e del ministro della Difesa, Guido Crosetto che ha detto: "L'Italia sta facendo e continuerà a fare tutto il possibile per alleviare le sofferenze della popolazione civile palestinese". Al Cairo, il personale dell'Aeronautica Militare e dell'Unità di Crisi della Farnesina si è preso cura dei bimbi e degli altri pazienti, in prevalenza parenti di connazionali o palestinesi residenti in Italia, prima dell'imbarco sul volo umanitario che li ha portati in Italia. A loro si sono aggiunti anche due volontari feriti della Mezzaluna Rossa di Gaza. Così il comandante del velivolo, Magg. Annamaria Tribuna. "Sono missioni particolarissime - ha detto - soprattutto da un punto di vista emotivo, abbiamo l'esempio tangibile, insieme all'Areonautica Militare e ai colleghi della Difesa della nostra utilità alla collettività e al Sistema Paese". A bordo del C-130, erano presenti anche medici e infermieri dell'Aeronautica Militare che hanno affiancato il personale sanitario dell'ospedale Gaslini nell'assistenza ai piccoli passeggeri, supportati da una mediatrice culturale del Ministero della Salute. Durante il volo si è reso necessario anche un intervento urgente per stabilizzare uno dei giovani pazienti. (Immagini: Stato Maggiore Difesa e Aeronautica Militare)
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