Palermo, 26 feb. (askanews) - Il 26 febbraio del 1983 migliaia di persone legate ad associazioni civiche, sigle sindacali, studenti e i parroci di alcune parrocchie locali sfilarono da Bagheria a Casteldaccia, dove la mafia stava in quei mesi portando avanti una faida insanguinata da decine di omicidi e lupare bianche. Un no alla mafia in un momento storico per la Sicilia, in cui ribellarsi a Cosa Nostra poteva costare la vita. Quest'anno è andata in scena la 41esima edizione della "Marcia Antimafia Bagheria Casteldaccia". Un'edizione più ridotta, a causa della momentanea inagibilità della strada provinciale, ma altrettanto sentita e vissuta, come racconta Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre. "L'obiettivo è ricordare quello che è stato fatto 41 anni fa. la prima rivolta popolare antimafia. Senza nessun colore di partito, la cosa importante è stata la trasversalità della manifestazione contro le stragi di mafia. La rivolta popolare può sconfiggere le nuove mafie".
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