
Zelensky ricorda la deportazione tatara e sottolinea l'importanza della libertà per la Crimea e l'Ucraina.
"Lavoriamo per proteggere il nostro Stato indipendente, tutto il nostro popolo, tutta la nostra terra. La Crimea, come tutta l'Ucraina, deve essere libera. Gli imperi cadono sempre": lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, i occasione dell'81/o anniversario della deportazione del popolo tataro di Crimea da parte delle allora autorità sovietiche.
"Oggi è un giorno che ci ricorda perché tutti gli imperi crudeli meritano di cadere - commenta Zelensky -. Ottantuno anni fa le autorità sovietiche iniziarono la deportazione del popolo tataro di Crimea. Un intero popolo fu espulso dalla propria terra natale e gettato su una strada che divenne una condanna a morte per migliaia e migliaia di persone, per moltissime famiglie. Almeno un terzo della popolazione tatara di Crimea scomparve a causa di malattie, fame, sfinimento e maltrattamenti".
"Una tragedia resa possibile dal sistema totalitario criminale e dall'impunità dei leader di Mosca. Una tragedia che non dovrebbe mai più ripetersi. Ma nel 2014 la Crimea è stata nuovamente occupata dalla Russia e ora, purtroppo, migliaia di famiglie sono di nuovo separate - prosegue il capo dello Stato -. Dobbiamo lottare ancora per la libertà e per la nostra casa. Onoriamo la memoria di tutte le vittime della deportazione, di questo genocidio del popolo tataro di Crimea. Ricordiamo quanto è importante che le persone possano tornare a casa".