Giovedì 25 Aprile 2024

Perché non possiamo più fare a meno delle emoji quando comunichiamo

Sono diventate il modo più veloce e semplice per trasmettere le proprie sensazioni durante una conversazione online: scopriamo quali sono le emoji più utilizzate

Una serie di emoji

Una serie di emoji

L’Emoji Trend Report 2022, appena pubblicato all’interno dello studio The Future of Creativity promosso da Adobe, ha svelato in che modo vengono usate le emoji nella nostra vita quotidfiana. Dalla ricerca emerge come sia nelle app di messaggistica che in quelle usate per il lavoro e finanche nelle chat di incontri le faccine sono diventate indispensabili per trasmettere le proprie emozioni, facilitare la comprensione del tono della conversazione e svelare lo stato d’animo di chi scrive. Le più usate? Le risate e i cuoricini. L’utilizzo delle emoji nelle conversazioni online Avere delle difficoltà a interpretare un messaggio arrivato in chat che non contiene emoji è una sensazione ampiamente condivisa. Nel report appena pubblicato si legge che ben il 91% degli intervistati le utilizza sempre per dare un tocco di leggerezza alle conversazioni, mentre il 73% è convinto che inserirle in chat trasmette un’immagine di se più brillante, cordiale e soprattutto divertente. Secondo la ricerca le 5 emoji più usate a livello globale sono: la faccina che ride, il pollice all’insù, la faccia che ride in modo estremamente divertito, il cuore rosso e la faccina che invia un bacio. Le emoji sono considerate un vero toccasana per facilitare la comunicazione online, se è vero che il 58% degli intervistati le considerano capaci di potenziare addirittura la salute mentale. Le emoji usate nella vita sentimentale e lavorativa All’interno del report di Adobe una parte interessante è quella che riguarda l’utilizzo delle emoji all’interno delle chat sentimentali. Le faccine vengono utilizzate per comunicare i propri stati d’animo alla persona amata, nel bene e nel male. Lo studio ha rivelato come il 30% della generazione Z ha rotto una relazione inviando un emoji. Per comunicare sensazioni positive si usano la faccina che manda il bacio, quella circondata da cuoricini e quella con gli occhi a cuore. Per far capire che le cose non vanno poi così bene si inviano la melanzana, la faccina con gli occhi arrabbiati e quella della cacca. Non solo comunicazioni sentimentali, il report ha svelato l’importanza delle emoji anche in quelle lavorative, con il 68% degli intervistati che ha affermato di apprezzare chi le utilizza e il 59% che crede che usarle nelle chat di lavoro aumenti la credibilità. Gli errori delle emoji e quelle più inclusive Se da un lato gli emoji spesso facilitano la comunicazione, può capitare che un loro utilizzo non chiaro abbia l’effetto contrario. Dal report emerge che l’età anagrafica è uno dei parametri più importanti per l’interpretazione delle emoji e, quindi, del loro utilizzo. Ben il 50% degli utenti americani, ad esempio, usa gli emoji in modo diverso dal loro significato originario. Le emoji possono diventare anche simbolo di inclusività. Il 71% di chi le utilizza – si legge nel report - ritiene che possano aiutare a promuovere discussioni positive su questioni sociali e culturali, mentre il 75% pensa che possano contribuire a una maggiore sensibilizzazione rispetto alla diversità. Nonostante un significativo sviluppo negli ultimi anni, l’83% degli intervistati ritiene che le emoji dovrebbero consentire una maggiore rappresentanza.