Sabato 27 Luglio 2024

Tennisopoli, fallì il tentativo di corrompere Fognini

Sospensione cautelare di 40 giorni per Starace e Bracciali. Ecco quanto emerge agli atti di Gabriele Moroni

Bracciali, Starace e Manlio Bruni (il resto del carlino)

Bracciali, Starace e Manlio Bruni (il resto del carlino)

UNA SOSPENSIONE cautelare di 40 giorni in attesa che venga istruito il processo sportivo. Misura presa dal tribunale della Federazione italiana tennis per i tennisti Daniele Bracciali e Potito Starace che ha accolto la richiesta del procuratore federale Filippo Bonomonte e del sostituto Guido Cipriani, basata sugli atti trasmessi dalla Procura di Cremona che aveva iscritto i due ex Coppa Davis nel registro degli indagati. Dalla documentazione, osserva la Procura federale, «emergeva un preoccupante quanto evidente quadro generale nel quale era agevole rinvenire la costituzione di una vera e propria organizzazione tendente all’alterazione dei risultati di incontri di tennis e, quindi, al compimento di illeciti tanto più gravi perché legati a vincite illecite mediante scommesse».

Il procuratore di Cremona, Roberto di Martino, interroga Manlio Bruni, ex commercialista di Beppe Signori, indagato nella prima tranche dell’inchiesta cremonese. Bruni svela le manipolazioni. E’ Bruni, annota la Procura, federale, «il vero organizzatore degli illeciti». In una chat si parla dell’incontro che a Barcellona, il 19 aprile 2011, opponeva Starace a Gimeno Traver. «Bracciali riferiva a Bruni dell’esito dei propri tentativi di convincere Starace a perdere la gara del giorno seguente e di riuscirvi solo nel tardo pomeriggio (ore 18,02); emerge, inoltre, che Bruni chiedeva che Starace perdesse almeno un set al fine di rendere la giocata (evidentemente live) più redditizia ed infatti, la partita si concluse con la vittori di Gimeno Traver per ritiro di Starace sullo 0/2 al terzo set, dopo che l’italiano aveva vinto il primo set perdendo il secondo per 6/1». Vincita di 54mila euro, non incassata perché la società Betfair sospese la puntata. Bracciali parla anche del «proprio tentativo di corrompere Fognini (denominato “quello ligure“», impegnato nello stesso torneo. E’ ancora Bruni a riferire che nel torneo di Monaco del 2009 «Starace fu indotto da Bracciali a giocare (contro Brandts - ndr), pur non essendo in buone condizioni fisiche, e che lo stesso Starace si ritirò dopo aver perso il primo set consentendo la vincita del gruppo». Secondo la Procura federale «la gravità dei fatti emersi ed il lungo periodo durante il quale si sono svolte le combines» lasciano «ragionevolmente supporre che ambedue i citati tesserati possano essere tuttora coinvolti in altri fatti di uguale gravità».

di Gabriele Moroni