Mercoledì 8 Maggio 2024

Radu in lacrime: Inter, ora è tutto in salita

Handanovic infortunato, un clamoroso errore del dodicesimo regala il 2-1 a Sansone: il Milan ringrazia e il +2 pesa tantissimo

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di Gianmarco Marchini

Come una sveglia che non suona nel giorno di un appuntamento imperdibile, l’Inter s’addormenta, si presenta tardi sul binario e a Bologna perde la coincidenza per andare in testa alla classifica. L’immagine della delusione nerazzurra è tutta nelle lacrime di Ionut Radu, il cui errore rischia di pesare in modo gigantesco su una corsa scudetto sul filo dei centesimi di punto. Il portiere romeno, lanciato nella mischia last minute per l’infortunio ad Handanovic nel pre-partita (problemi all’addome), spalanca clamorosamente la porta a Sansone ciccando un banale retropassaggio da rimessa laterale. E’ il trentasettesimo della ripresa, e i rossoblù, guidati in ’smart working’ da Mihajlovic in ospedale, completano una rimonta incredibile, dopo il vantaggio-choc di Perisic (3’) e il pari perentorio di Arnautovic (29’).

Rimonta incredibile per le premesse e i valori in campo, ma tutt’altro che immeritata. Anzi. E’ una vittoria che il Bologna merita per lo spirito e il coraggio mostrati al cospetto dei giganti. Una vittoria che conferma come la squadra di Sinisa stia vivendo un grande tramonto di una stagione che all’alba prometteva di essere quella della svolta, per poi perdersi nelle solite nuvole di un grigio scurissimo. E, invece, prima il pari di San Siro, poi l’1-1 in casa della Juventus e adesso questo clamoroso sgambetto ai campioni d’Italia in carica.

E’ l’epilogo pazzesco di una partita assurda, infinita, cominciata il 6 gennaio scorso, bloccata dall’Ausl per un focolaio Covid tra i rossoblù, ma giocata su molti tavoli, compresi quelli di tre tribunali che hanno rinviato sempre il verdetto al campo. E il campo ha dato la sua sentenza: il campionato resta apertissimo, con il destino che resta nelle mani del Milan di Pioli.

Adesso comincia un altro campionato, di quattro partite, corto, ma al tempo stesso infinito, che domenica vede già un incrocio interessantissimo: la Fiorentina, ieri travolta al Franchi 4-0 dall’Udinese, in casa del Diavolo e i nerazzurri sul campo proprio dei friulani. Sarà tutto da vivere, quando invece ieri i tre punti alla squadra di Inzaghi avrebbero ucciso la corsa scudetto. Già perché veniva da un filotto di quattro vittorie, l’Inter, e pareva immune a qualsiasi avversario. L’inizio della sfida del Dall’Ara ieri faceva pendere l’ago dalla parte di questa convinzione. Tre minuti scarsi, il tempo per Perisic di tagliare dietro la difesa rossoblù, ricevere da una rimessa laterale e scaricare un sinistro pazzesco alle spalle di Skorupski. E’ già finita ancora prima di cominciare, e il trend della prima mezz’ora porta a pensarlo, con l’Inter che sbuca da ogni parte e il Bologna incapace di mettere la testa fuori. La testa, giusta, però, la mette Arnautovic, il vero campione in rossoblù, quando al 29’ riceve un cross di Barrow e pareggia. Da lì, inizia un’altra gara che i rossoblù affrontano a testa alta. L’Inter invece si innervosisce col passare dei minuti e si incarta, proprio come il suo portiere. Il Bologna resiste a ogni assalto ed esulta. Ha dato un senso alla sua stagione e reso indimenticabile la lotta scudetto.