Mercoledì 8 Maggio 2024

Non ha studiato il volo di Icaro

Leo Turrini

Saranno, come è giusto, le magistrature penali e sportive ad emettere i verdetti sulle vicende contabili e finanziarie che coinvolgono la Juventus. Ma ora che la presidenza di Andrea Agnelli è stata ufficialmente consegnata all’archivio, ecco, un paio di cose possono essere sottratte all’oblio che fatalmente sempre accompagna chi esce di scena fra le polemiche (eufemismo).

La prima riguarda Icaro, che non era un pittoresco calciatore brasiliano, bensì un personaggio della mitologia greca. Icaro non si accontentava della Terra. Voleva volare. Fabbricò ali di cera. Decollò. Si avvicinò troppo al sole. E si schiantò rovinosamente.

Ecco, il rampollo di casa Fiat è stato l’Icaro del pallone. Non gli bastavano i trionfi in patria. Desiderava conquistare l’Europa e il Mondo. Per questo è andato a prendere Cristiano Ronaldo. Il Mito del football planetario, in scia all’inarrivabile Leo Messi.

Ma l’operazione, come le ali di Icaro, non ha retto alla prova. Anzi, non stava proprio in piedi, come pare Beppe Marotta avesse tentato di spiegare.

La cupidigia di servilismo ha impedito a tanti di dichiarare il vero: con il costosissimo CR7, la Juve ha vinto meno che con il Pipita Higuain.

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