
Roberto Mancini, 50 anni, tecnico dell'Inter (Lapresse)
Milano, 14 novembre 2014 - Dopo sei anni e mezzo in cui ha vissuto gioie e dolori prima al Manchester City poi al Galatasaray, Roberto Mancini torna all'Inter, la squadra che l'ha consacrato tra i 'grandi' della panchina. L'allenatore di Jesi infatti ha vissuto il suo periodo migliore proprio all'ombra della 'Pinetina', dove ha allenato dal 2004 al 2008 vincendo tre scudetti (uno a tavolino in virtù della sentenza di Calciopoli), due volte la Coppa Italia e due volta la Supercoppa Italiana.
MAESTRO DA CALCIATORE - Cinquant'anni, sposato con tre figli, Mancini vanta un ricco passato, prima da giocatore e poi da allenatore. Ha disputato 541 partite in serie A, con le maglie di Bologna, Sampdoria e Lazio. Gli anni d'oro alla Samp del presidente Mantovani, in coppia con Vialli, coronati con lo scudetto del 1991. La seconda parte della carriera alla Lazio, fra il 1997 e il 2000, segnando 15 gol. E proprio nel 2000 con i biancocelesti conquistò lo scudetto, oltre a 2 Coppa Italia, \ Supercoppa Uefa e \ Coppa delle Coppe. In Nazionale Mancini ha giocato appena 36 partite: "Sbagliai con Bearzot da giovanissimo e mi ripetei anni dopo con Arrigo Sacchi. Ho pagato caro i miei errori" ha confessato una volta smessi i panni del numero 10 dal temperamento forte".
DA ALLENATORE - Arrivato in nerazzurro sulla scia degli ottim i risultati conseguiti alla Fiorentina e alla Lazio, Mancini dopo due stagioni interlocutorie (anche se la seconda portò allo scudetto) ha aperto un ciclo all'Inter confermandosi per le due stagioni successive campione d'Italia. Ciò non gli basta a fine 2008 per essere confermato: le dichiarazioni rilasciate nel post partita dopo l'eliminazione subita in Champions League per mano del Liverpool in cui annunciava il proprio addio a fine stagione per poi fare marcia indietro hanno spinto i vertici dirigenziali nerazzurri a esonerare Mancini e prendere al suo posto José Mourinho, che due anni dopo conquisterà il 'Triplete'.
LA PREMIER COL CITY, POI IL GALA - L'allenatore di Jesi, che nel frattempo si è accasato al Manchester City prima riportando la squadra in Champions League e vincendo la Premier nel 2011/12, troverà un ambiente completamente diverso ad Appiano Gentile. A cominciare dalla proprietà. Il passaggio di consegne tra Moratti e Thohir per un club dal volto più internazionale è in linea con le esperienze del 'Mancio' in Inghilterra e in Turchia al Galatasaray (dove arrivò secondo in campionato e approdò agli ottavi di Champions) ma prevede anche una maggiore linea di austerity, in linea con il Fair Play Finanziario, che Mancini non conobbe ai tempi della sua prima esperienza all'Inter. Dopo esser stato clamorosamente vicino alla Juve in estate dopo l'addio di Conte, l'allenatore di Jesi fa ritorno quindi in Serie A, con l'obiettivo di riportare in alto l'Inter. L'esordio, di fuoco, è previsto tra poco più di una settimana, a San Siro contro il Milan in un derby che si annuncia intensissimo.